La parete di fango

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La parete di fango

Sopravvissuti a un incidente stradale, avvenuto mentre viaggiavano a bordo di un furgone della polizia, due detenuti legati insieme da una catena, il bianco John Jackson e il nero Noah Cullen, approfittano dell'occasione per scappare. Per riuscire a seminare le forze dell'ordine, però, John e Noah devono prima di tutto vincere l'odio che provano l'uno per l'altro. Nel 1959 La parete di fango vinse un Golden Globe per il Miglior Film Drammatico e l'Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale (Nedric Young e Harold Jacob Smith) e la Miglior Fotografia (Sam Leavitt). Nello stesso anno Sidney Poitier si aggiudicò il BAFTA per il Miglior Attore Protagonista, in quello precedente l'Orso d'argento per il Miglior Attore al Festival di Berlino.
schizoidman ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Defiant Ones
Attori principali: Tony Curtis, Sidney Poitier, Theodore Bikel, Charles McGraw, Lon Chaney Jr., King Donovan, Claude Akins, Lawrence Dobkin, Whit Bissell, Carl Switzer, Kevin Coughlin, Cara Williams, Ned Glass, Nedrick Young, Mostra tutti

Regia: Stanley Kramer
Sceneggiatura/Autore: Harold Jacob Smith, Nedrick Young
Colonna sonora: Ernest Gold
Fotografia: Sam Leavitt
Costumi: Joe King
Produttore: Stanley Kramer
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 96 minuti

Dove vedere in streaming La parete di fango

capolavoro / 6 Aprile 2017 in La parete di fango

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

cara maestra.

Ieri sera ho visto The Defiant Ones di Stanley Kramer. Stanley Kramer, uno che nel’52 produsse una pellicola innocentissima come Mezzogiorno di Fuoco (sarcasmo), in un periodo in cui si lottava per la parità dei diritti ti tira fuori una bomba come The Defiant Ones.
Probabilmente affascinato da quello che gli accadeva intorno, dall’aria di cambiamento che si respirava e dagli anni che stava vivendo, dai discorsi di Martin Luther King e, perché no?, mosso dal fiuto da produttore che lo contraddistingueva, Kramer ci ha lasciato una meravigliosa storia sul rispetto dell’altro. C’è l’azione, c’è il carcere, c’è l’amicizia virile, c’è la fuga. Ma soprattuto c’è il sostegno reciproco e la comprensione. Tutto quello che serve e qualcosina di più. La storia è bellissima, i protagonisti sono due evasi interpretati da Tony Curtis (Piombo Rovente <3 ) e Sidney Poitier (primo divo black nonché ispettore Tibbs <3) e sono costretti l'uno all'altro da questa catena che non si spezza.
Il personaggio interpretato da Tony è un razzista che vorrebbe vivere la sua vita al massimo pur non capendo i suoi limiti; quello interpretato da Sidney è arrabbiato poiché il mondo lo giudica per il suo colore e non per quanto valga realmente. Ma i due sono costretti a collaborare, eh, perché sono inseguiti dallo sceriffo, dalla polizia e da un gruppo di cacciatori a cui non dispiace il sangue.
Durante la fuga, incatenati l'uno all'altro, i due imparano a rispettarsi ma il pericolo è sempre in agguato..
Signora maestra, io sono rimasto davvero colpito dalle scene d'azione e da come viene rappresentato il tempo che passa. Ma anche la sequenza in cui la mdp fa una panoramica verso l'alto e subito dopo si passa al primo piano di Curtis sdraiato sul letto non
è passata in sordina. Il ritmo è bello serrato e, se accetta un consiglio, le direi di recuperarlo.

E poi va bene, a Kramer gli voglio un mondo di bene perché non solo ci ha lasciato un film come Vincitori e vinti che è una bomba a mano, ma l'anno dopo The Defiant Ones diresse pure quella bomba atomica de L'ultima spiaggia.

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La parete di fango / 2 Ottobre 2015 in La parete di fango

Stanley Kramer,regista e produttore,spesso alle prese con tematiche sociali e di un certo impegno,affronta qui problematiche razziali mettendo a confronto gli ottimi Tony Curtis e Sidney Poitier.Pellicola non priva di scena d’azione e avventura.Sicuramente all’epoca la tematica trattata suscitò maggiore attenzione ed interesse tanto da accaparrarsi diversi premi.Oggi il tutto sembra meno incisivo.Unica nota negativa secondo me ,il trattamento riservato allo sceriffo e i suoi collaboratori,a volte ridotti quasi a macchietta.

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