Ma sì dai… / 2 Aprile 2020 in The Death of Dick Long

THE DEATH OF DICK LONG è il filmetto indipendente più bizzarro che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni. Trama: Dick muore durante una notte di bagordi con i suoi compagni di band. Il corpo viene abbandonato davanti all’ospedale dai suoi compari Zack e Earl. L’autopsia rivelerà che la morte è sopraggiunta in seguito a… okay okay, per quanto tragicomica sia la rivelazione, non posso andare oltre. Vi rovinerei la sopresa. Vi basti sapere che siamo dalle parti dei fratelli Cohen ma con un pizzico di trivialità in più. Girato con due lire (e i pensieri rivolti alle bollette da pagare) da Daniel Scheinert, “La morte di ca**o lungo” si può considerare come un dramma familiare di provincia, con tutti gli annessi e connessi del genere ma, soprattutto, verrà ricordato come “quel film in cui un uomo…” ca**o! non posso dirvelo. Muoio dalla voglia di rivelarvi cosa diavolo succede a Dick Long ma non posso, non devo. Ad ogni modo, Zack, il protagonista, per tutta la durata del film, cerca il modo per scagionarsi da ciò che è successo al povero Dick Long ma deve anche nascondere un terribile segreto (e che segreto…) che rischia di distruggere la sua vita e quella della sua famiglia. Filmetto di poche pretese, sia chiaro, ma sostenuto da una buona recitazione e da una regia accorta. Per la cronaca, chi ha composto la colonna sonora andrebbe denunciato per crimini contro l’umanità ma, alla fine dei conti, ora che ci penso, nell’assurdità della situazione potrebbe anche avere un suo perchè. Se avete intenzione di riprendere o iniziare a fumare, questo è il film che fa per voi.

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