Recensione su La Torre Nera

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Pigro, piatto, puttanata. / 13 Agosto 2017 in La Torre Nera

“Una storia che fa affidamento sulla pura magia e i buoni/cattivi sentimenti, tratta invece da un romanzo fantasy che si prende l’impegno ostinato e paradossale di nasconderla, questa magia, e centellinarla per quattromila pagine, rimandando ogni spiegone sul bene e male all’ultimo romanzo; una storia che rinuncia a ogni tentativo di umorismo (a parte una sola sequenza: l’ultima rimasta da una scrematura di battute tristi, o l’unica inserita a forza per arginare la noia?); una storia per una produzione che non può permettersi grossi effetti speciali eppure si accontenta di campare di quelli; una storia che dovrebbe introdurre a un universo narrativo cosí vasto da poter ospitare serie di film e serie televisive e che invece si para le pudenda con un plateale “tarallucci e vino” finale da far rimpiangere le recite all’oratorio: una storia cosí si caratterizza di pura arroganza e merita un’umiliazione sonora al botteghino.”

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