26 Dicembre 2017 in The Damned Thing

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Discordia è il primo episodio della seconda stagione della serie televisiva antologica Masters of Horror. Ambrose Bierce, l’autore del racconto da cui è stato tratto, rappresenta con Edgar Allan Poe e Howard P. Lovecraft una delle figure più importanti della narrativa americana non solo di genere. Poeta, giornalista e scrittore, autore di storie abitualmente molto brevi, con finali fulminanti e spesso ispirate dal suo passato di soldato durante la Guerra Civile Americana, la sua fama fu accresciuta dalla misteriosa scomparsa avvenuta nel 1913 in Messico, mentre cercava di unirsi come osservatore all’esercito di Pancho Villa. La cosa maledetta è un racconto, narrato da diversi punti di vista, sull’autopsia giudiziaria eseguita su un uomo dilaniato e ucciso da una forza invisibile sotto gli occhi di un giornalista che porterà al verdetto di semplice aggressione da parte di un animale selvatico. La storia aveva ispirato lo stesso Lovecraft per il racconto Il colore venuto dallo spazio, pubblicato una trentina d’anni dopo, che sfruttava la stessa idea di un colore che l’occhio umano non può percepire perché, allo stesso modo degli ultrasuoni, fuori dalla nostra scala percettiva. Forse un omaggio a un maestro e uno degli scrittori preferiti del Solitario di Providence anche in considerazione del fatto che il protagonista di quel racconto si chiami Ammi, diminutivo di Ambrose. Tobe Hooper, regista viscerale dalla carriera altalenante, scomparso nel 2017, che aveva esordito nel mondo del cinema con il seminale Non aprite quella porta (The Texas Chain Saw Massacre, 1974), abbandona la sottigliezza del racconto originale, da cui prende solo lo spunto di base, e a modo suo lo condisce con abbondanti dosi di sangue e scene splatter. Il protagonista è infatti lo sceriffo di una cittadina del Texas che improvvisamente si trova a fare i conti con una serie di morti violente e inspiegabili causate da un essere invisibile che da ragazzo aveva fatto a pezzi il padre e che adesso sembra capace di trasformare mentalmente ogni cittadino in una furia scatenata. La sceneggiatura è opera di Richard Christian Matheson che con lo stesso regista aveva realizzato un altro episodio della serie televisiva, La danza dei morti, tratto da un racconto del padre, lo scrittore Richard Matheson.

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