La maledizione dello scorpione di giada

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La maledizione dello scorpione di giada

New York, anni '40. CW Briggs (Woody Allen) è un ispettore delle assicurazioni di grande bravura, tale che sarà usato da un ladro per effettuare delle rapine, sottoponendolo al potere ipnotico dello Scorpione di Giada.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: The Curse of the Jade Scorpion
Attori principali: Dan Aykroyd, Helen Hunt, Woody Allen, Charlize Theron, David Ogden Stiers, Brian Markinson, John Tormey, John Schuck, Elizabeth Berkley, Kaili Vernoff, Maurice Sonnenberg, Peter Gerety, Kevin Cahoon, Wallace Shawn, Vince Giordano, Kenneth Edelson, Brian McConnachie, Judy Gold, Ira Wheeler, Tina Sloan, Ramsey Faragallah, Arthur J. Nascarella, Irwin Corey, Michael Mulheren, Peter Linari, Dan Moran, Ray Garvey, John Doumanian, Philip Levy, Howard Alden, Ted Sommer, Randy Sandke, Peter Ecklund, Joel Helleny, Chuck Wilson, Raymond Beckenstein, Lawrence Feldman, Ken Peplowski, Carole Bayeux, Herb Lovelle, Carmen, Patrick Horgan, Howard Erskine, Bob Dorian, Trude Klein, Bruce Brown, Dick Hyman, Bob Greenberg, Mostra tutti

Regia: Woody Allen
Sceneggiatura/Autore: Woody Allen
Fotografia: Zhao Fei
Costumi: Suzanne McCabe
Produttore: Stephen Tenenbaum, Letty Aronson
Produzione: Germania, Usa
Genere: Commedia, Poliziesco, Thriller
Durata: 103 minuti

Dove vedere in streaming La maledizione dello scorpione di giada

Forzato / 6 Agosto 2019 in La maledizione dello scorpione di giada

Ne avevo un pessimo ricordo (lo vidi al cinema quando uscì), ma il cattivo ricordo era l’unico ricordo che avevo di questo film! Così, ho deciso di rivederlo. A bocce ferme, confermo il ricordo del ricordo. Finora, è uno dei film di Allen che mi è piaciuto di meno.
Pur apprezzando l’omaggio divertito ai noir classici e benché abbia trovato divertenti alcune situazioni e battute, il film mi è sembrato forzato, nei modi e nella forma, più che altro per via della presenza di Allen come protagonista, perché mi è parso completamente fuori parte (con l’avanzare dell’età, non funziona più come bruttarello-con-cervello-che-piace-alle-donne).

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Filmetto / 20 Ottobre 2013 in La maledizione dello scorpione di giada

piacevole ma banale ,,,,

Show di magia dal mago Woody. / 16 Giugno 2012 in La maledizione dello scorpione di giada

Dopo un decennio di alti e bassi, Woody Allen sforna di seguito tre grandi film, Accordi e disaccordi, Criminali da strapazzo e soprattutto La maledizione dello scorpione di Giada, probabilmente il migliore di questi tre. Ovvio pensare ad una rinascita per il grande regista e genio newyorkese, che in questo film attua un sentitissimo omaggio al noir anni 40, e si sbizzarrisce tra citazioni cinefile e battute pronte all’uso, in cui si ride molto e si riflette anche su ciò che il cinema può ancora fare e su quello che non può fare. Allen interpreta il suo solito ruolo con grande stile, lasciandosi trascinare dagli eventi e pronunciando celebri battute, nei panni del solito fallito che cerca di risolvere i suoi problemi concentrandosi su una missione come in Harry a pezzi o La dea dell’amore. Ogni tempo è scandito con precisione e nei dialoghi/scontri con Helen Hunt si raggiungono livelli che ricordano gli scambi di battute con le vecchie Mia Farrow e Diane Keaton. La maledizione dello scorpione di Giada è ipnotico, come l’uomo che controlla i due protagonisti, anche se il pubblico non ha bisogno delle parole “Costantinopoli” e “Madagascar” per lasciarsi trasportare, ma basta la grande prestanza davanti e dietro allo schermo di Allen e di tutto un cast costruito perfettamente e perfettamente assemblato per sottostare alla missione principale: costruire un omaggio in forma di commedia all’epoca del noir, in cui dei detective senza scrupoli inseguivano criminali da strapazzo che rubavano gioielli o opere d’arte da musei o dalle case di ricche signore, e quasi sempre riuscivano a recuperarli. Un mago-ipnotizzatore tiene in pugno CW(il personaggio di Allen, forse il più riuscito degli anni zero) e Betty, la sua adorabile nemica amante. Entrambi lavorano in una compagnia di assicurazione e il mago, ipnotizzandoli, gli fa rubare un malloppo di gioielli dai loro migliori clienti. Naturalmente, dopo ogni furto i due non ricordano nulla, e CW è anche un investigatore che si trova praticamente ad indagare su se stesso. I film di Allen mettono sempre una certa nostalgia, ma stavolta non è la nostalgia per il glorioso passato della vita vissuta, per l’incredibile impossibilità di ritornare indietro e fare scelte diverse, no. Qui la nostalgia è per il cinema tutto: con lo sviluppo tecnologico si sta perdendo incredibilmente l’idea di cinema come macchina del sogno, ma solo come macchina per produrre grana. Ecco perché Allen si mette a rivangare sui tempi in cui ancora il cinema, anche se con un genere come il noir, che per i più non riesce a creare emozioni straordinarie, riusciva a dare l’idea di essere una macchina dei sogni. Ma il film si tiene anche su un livello comico estasiante e particolare: Non è pieno di battute come alcuni precedenti, non ha un brio comico eccelso come i primi Allen, non è brillante come l’Allen di Manhattan o Io e Annie, ma comunque si tiene su un livello di comicità elegante, come è giusto che sia. Allen, probabilmente, chiude la sua parentesi da “uomo dei sogni” con questo film, poiché da qualche anno a questa parte, ha cominciato a dedicarsi al giro del mondo e al marketing nei suoi film. Ed è veramente un peccato, perché La maledizione dello scorpione di Giada resta l’ultimo, grande, sigillo del vero Allen, quello che ancora non si piega alle coalizioni del mondo moderno e resta attaccato al suo glorioso passato. Non ci resta che rivederlo più volte e restare, come sempre, terribilmente nostalgici.

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divertente! / 16 Febbraio 2012 in La maledizione dello scorpione di giada

E’ uno dei film di Woody Allen che preferisco. Nel suo solito stile i dialoghi sono molto serrati e pungenti.
Helen Hunt mi pare decisamente all’altezza del suo ruolo.
E’ un film di cui consiglio la visione in una domenica pomeriggio uggiosa senza aver mangiato troppo … la continua raffica di battute deve essere colta in pieno.