La rivisitazione del mito / 19 Ottobre 2018 in La maschera di Frankenstein

Il mito di Frankenstein giunge in Europa dopo una fedele trasposizione (con annessi sequel) del romanzo di Mary Shelley, avvenuta negli anni 30.
In questa prima grande opera della Hammer, il film si focalizzerà sulla figura di Viktor Frankenstein anziché sulla sua creatura.
Le ambizioni del freddo scienziato, creatore del mostro, porteranno alla maturazione di un animo malvagio che mette la scoperta davanti ad ogni più nobile principio, trasgredendo le leggo della natura ed i valori della vita stessa.
L’ombra di Boris Karloff, primo interprete del Mostro di Frankenstein, ottenebra l’interpretazione di Christopher Lee, forse inadeguato per questo ruolo – ma chi non lo sarebbe stato, a confronto dell’originale Prometeo dell’orrore? – laddove, la sua compagine oltreoceano è insostituibile dopo essersi radicato nell’immaginifico collettivo.
Un ruolo comunque marginale, a sua volta occultato dal suo stesso creatore, denso di perniciosi intenti, esclusivamente mosso dal suo ego.
Ottima reinterpretazione del mito di Frankenstein, divenendo modello delle prossime produzioni Hammer.

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