Quella sera dorata

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Quella sera dorata

Da un romanzo di Peter Cameron. Omar è uno studente di letteratura vincitore di una borsa di studio che, però, verrà erogata solo se il ragazzo sarà in grado di scrivere la biografia di un noto scrittore ritiratosi da tempo in Sudamerica. Omar si reca in Uruguay, per ottenere l'autorizzazione a scrivere il testo e qui conosce la giovane amante dello scrittore, ormai scomparso.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: The City of Your Final Destination
Attori principali: Omar Metwally, Anthony Hopkins, Laura Linney, Charlotte Gainsbourg, Alexandra Maria Lara, Hiroyuki Sanada, Norma Aleandro, Nicholas Blandullo, Sofía Viruboff, Norma Argentina, Hector Fonseca, Diego Velazquez, Julieta Vallina, Mostra tutti

Regia: James Ivory
Sceneggiatura/Autore: Ruth Prawer Jhabvala
Colonna sonora: Jorge Drexler
Fotografia: Javier Aguirresarobe
Costumi: Carol Ramsey
Produttore: Ashok Amritraj, Pierre Proner, James Martin, Paul Bradley, Vincent Mai, Katsuhiko Yoshida
Produzione: Usa
Genere: Drammatico
Durata: 114 minuti

Dove vedere in streaming Quella sera dorata

Bello noioso / 17 Febbraio 2016 in Quella sera dorata

“Quella sera dorata” è un film sicuramente girato ed interpretato bene, ma di una noia decisamente estrema. Non so sinceramente nulla del libro, se mi capita leggerò e farò il confronto. Sinceramente come tipo di storia neanche mi piace, e devo dire di aver guardato il film per il cast molto interessante, su tutti il mitico Anthony Hopkins che fa sempre la sua bella figura. Per il resto, poco da segnalare. Belle le ambientazioni, se non altro.

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Se avete letto il libro non guardatelo! / 25 Maggio 2012 in Quella sera dorata

Come spesso accade, se avete letto prima il libro di Cameron fareste meglio a NON guardare questo film! Non riesce a ricreare quella atmosfera magica che le parole stampate riescono a dare e che è così necessaria in questi casi in cui la trama è decisamente ridotta.
La cosa più incredibile è che non è stata fatta una scena davvero aderente al romanzo. Non sono stati fatti i normali adattamenti necessari al passaggio da libro a film ma delle vere e proprie rivoluzioni all’interno della storia.
Per farla breve tutta la poesia che mi aveva lasciato il libro è sfumata nei primi venti minuti di film!

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9 Agosto 2011 in Quella sera dorata

Inizialmente nutrivo qualche dubbio su questo film, motivo per cui ho atteso un pò di tempo prima di vederlo, ma ora devo dire che non sono rimasto affatto deluso. Un cast ben selezionato su cui spicca, a mio avviso, Laura Linney (mi sono innamorato di ogni suo sguardo!). Bravissimi anche Charlotte Gainsobourg e Anthony Hopkins (che ultimamente ritrovo in ruoli un pò al di fuori del suo standard). La fotografia, come del resto negli altri flm di Ivory è estremamente curata e rende perfetamente il contrasto di colori dei paesaggi uruguayani.
La storia inizialmente sembra un pò lenta, ma prende corpo durante il film e si arricchisce del confronto tra destino e volontà, inizialmente sotteso dato che il suo significante è proprio quello scrittore di cui si sente solo parlare e che il pubblico conosce attraverso la presentazione della sua eterogenea famiglia.

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Sonnacchioso / 4 Marzo 2011 in Quella sera dorata

Prima parte da ronfare, la seconda un po’ meglio. L’intero film si regge su un ottimo cast ma la storia è sonnacchiosa.

The City of Your Final Destination. Bel titolo. / 11 Febbraio 2011 in Quella sera dorata

Sì, insomma, normale, semplice, comprensibile. A noi in Italia ce ne hanno appioppato uno che per quanto mi stia sforzando di digerire, non riesco proprio a comprendere. Faccio uno spoiler non segnalato: nel film non ci sono sere dorate e, quindi, credo non ci sia neanche quella. Il tutto suppongo che venga dal fatto che già il romanzo da cui è tratto era stato tradotto così per quel “final destination” che in italiano sa di morte; ma mi sa che ci siamo persi qualcosa nel percorso e ora ho di nuovo quella sensazione di essere davanti ad un generatore di parole random. Il Film. Oggi prima di iniziarlo a vedere sono passato davanti alla tv per controllare di aver tolto la pellicola protettiva dello schermo. E’ un televisore che ho da un po’ di anni, ma è un riflesso incondizionato che mi viene ogni volta che mi appresto a vedere un film di James Ivory: due patine sarebbero davvero troppe! Ma una la posso accettare, ci tiene un po’ distanti dalla storia. Io la posso ascoltare senza rimanerne mai veramente turbato, lui la può raccontare mettendoci del suo (un biografo, una pittrice che fa falsi, sono diversi da un regista che mette in scena romanzi?). Il tutto senza addentrarsi mai in territori dove potrebbe perdere il controllo: per paura del “misterioso” Uruguay il cast se lo porta bello solido da casa. Va da sé che per interessare un film con questi presupposti ha bisogno di una buona dose di contenuti: ma quelli questa volta non mancano. Una domanda di difficile risposta attraversa tutto il film: ha a che fare col fermarsi o il muoversi, con le destinazioni delle persone, ma di certo non ha a che fare con le sere, l’oro e le sere dorate…
P.S. Se ero indeciso su come arrotondare la stellina del voto, un peso l’ha avuto certamente Charlotte Gainsbourg. Sarà un mio pallino, ma a me sembra ogni giorno più brava. A volte ci sono scene un po’ deboli e, secondo me, lei da sola riesce a riempirle.

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