9 Recensioni su

Breakfast Club

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Wait, wait, wait… / 22 Settembre 2015 in Breakfast Club

Ma io questa scena l’ho già vista in Dawson’s Creek!
Diciamo che ho apprezzato questo film più per i parallelismi con la puntata di Dawson (palesemente ispirata a Breakfast Club) che per il film in sè!
Carino, ma va contestualizzato nel sistema scolastico americano molto diverso dal nostro, e il target di età molto giovane

15 Giugno 2015 in Breakfast Club

Un classico degli anni 80 che mi tocca ben poco, finendo per essere una commedia discreta e guardabile, soprattutto dalla seconda metà in poi. Lo status di cult è senza dubbio comprensibile e la qualità dopotutto non è male; la sceneggiatura ha il suo giusto numero di dialoghi belli e intensi, ma anche passaggi meno fluidi e incerti. Simpatica la colonna sonora, azzeccata e ancora oggi carina e il cast è perlopiù bravo nell’interpretare degli stereotipi ambulanti.

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4 Aprile 2015 in Breakfast Club

Cinque studenti in punizione per un sabato intero, chiusi nella biblioteca della scuola con un professore a tenerli d’occhio. Si prospettano ore di noia, ma la spiccata personalità di ciascuno dei cinque (leggasi: stereotipi) li porterà a un implacabile confronto/scontro finche il senso di amicizia li prenderà per sfinimento.
Un film teatrale, in quasi totale unità di tempo luogo e azione, ricco di profondi dialoghi e monologhi. Troppo profondi per cinque ragazzi stereotipati. L’incantesimo si spezza, ma il succo rimane: la punizione si trasforma in una sessione di autoaiuto, che è poi quello che il professore voleva ottenere assegnando agli studenti il tema di 1000 parole su chi redono di essere, anche se ottenuto per vie traverse.
Per me è stato persino commovente, ma fatico a credere che potesse avere qualche appeal per i giovani (di quell’epoca o di questa), a parte per le imbarazzanti canzoni e scene di ballo (che dio vi perdoni gli anni ’80…).

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6 Ottobre 2014 in Breakfast Club

Le commedie adolescenziali andavano davvero forte durante gli anni ’80/’90.
Si contano un’infinità di titoli, ma, al di là del personale legame (santa nostalgia…) che ognuno di noi può avere nei confronti di un titolo piuttosto che di un altro, sono poche quelle in grado di resistere al trascorrere del tempo.
The breakfast club secondo me ci riesce! Tutto merito di una buona sceneggiatura in grado di sondare l’animo dei personaggi coinvolti (stereotipati quanto volete… Ma in fondo è lo stesso film a sottolinearlo a pochi secondi dall’inizio e a pochi secondi dalla fine).
E’ un film che convince nella sua semplicità e prevedibilità. Sei ragazzi che trascorrono quasi 100 minuti all’interno di un’aula, e non ci si annoia. Oh, non è poco.

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Fottuti anni 80 / 8 Marzo 2014 in Breakfast Club

La fiera degli stereotipi. Nella scena in cui lo sportivone di turno si mette a fare balletti iper-trash, dopo essersi fumato dell’erba, ho rischiato di lanciare il pc dalla finestra . Boiate del genere potevano farle solo negli anni 80.

Il Brat Pack all’ennesima potenza. / 7 Gennaio 2014 in Breakfast Club

(Sette stelline e mezza)

Se avessi visto questo film durante i primi anni dell’adolescenza, non fatico a credere che sarebbe diventato uno dei miei preferiti, perché contiene tutti gli elementi che, allora, mi facevano letteralmente sognare, organizzazione scolastica USA compresa (ah, beata ingenuità).
Il fatto che, alla mia età, dettagli come il definitivo “avvicinamento” tra Bender il criminale e Claire la principessa, suggellato da un bacio sul collo, mi abbia fatto venire le farfalle nello stomaco vuol dire che il potenziale di questa commedia di John Hughes non si è ancora esaurito.

Si tratta di una vera commedia adolescenziale, con le dovute semplificazioni ed i debiti stereotipi, in grado, però, di essere sufficientemente generalista da coinvolgere la totalità della platea.
L’immedesimazione (parziale o completa, poco importa) dello spettatore con ciascuno dei personaggi, in diversi momenti del racconto, funziona più che correttamente e l’empatia con i protagonisti è pressoché immediata.

Senza eccessivi compiacimenti e con strizzate d’occhio ben calcolate, Hughes ha creato il prototipo della commedia di formazione, con un garbo ed un divertimento che nessuno, direi, ha mai saputo riproporre altrettanto felicemente.

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26 Aprile 2013 in Breakfast Club

Essere chiusi in una scuola per tutto il Sabato non è sempre un male. Specialmente quando si vengono a unire cinque personalità completamente diverse con i loro pensieri e problemi sociali di tutti i giorni.

27 Gennaio 2013 in Breakfast Club

il romanzo di formazione che ha deciso quello che siamo, come e piú del giovane holden e chiedi alla polvere.
in piú la mano lieve di hughes e molly, il sogno di almeno due generazioni.

13 Dicembre 2012 in Breakfast Club

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Molto ’80, ci sono cinque ragazzotti che vengono costretti dal preside a passare un sabato di punizione nella scuola deserta, scrivendo un tema su chi sono loro. L’assortimento è ovviamente variegato, c’è l’atleta, il bullo strafottente, la gnocca perfettina, la pazza baarbona e il secchione (va da sé che il secchione è stato da subito il mio preferito). E niente, pur con qualche inverosimiglianza di trama ne derivano gli intrecci che si possono immaginare, con la prima fase di scontro e poi la sempre migliore conoscenza reciproca che di ognuno fa emergere qualità/difetti/problemi famigliari. In ambiente scanzonato e cazzone, avercene di scuole così, la gnocca diventa gnocca col passare del tempo, il preside è stupido, i dialoghi riescono agevolmente a tenere botta quasi sempre. Ne usciranno tutti più, come dire, imparati, ecco, imparati di prima, su se stessi e sul modo di percepire le reciproche differenze. Aka: da domani nessuno sfotterà più il secchione perché sanno che è simpa. Evvai.

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