Recensione su The Boy

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aspettative non totalmente disattese / 7 Marzo 2018 in The Boy

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La storia ci mostra Greta, una ragazza assunta da una coppia di anziani genitori, per badare al loro figlioletto mentre si prendono una meritata vacanza. Da subito conosciamo il ragazzo Brahams, che in realtà altro non è che una bambola con le sembianze del vero Brahams, morto in un incendio quando era piccolo. Greta ride al vedere come l’inquietante bambolotto venga accudito dai genitori. Come se fosse un bambino vero, ha una lista di attività da svolgere durante l’intera giornata. I genitori non danno spiegazioni partono mormorando alla ragazza un frettoloso mi dispiace. Più avanti nel film si capisce come mai. Greta non si prende cura di Brahams, e lui inizia a farle dei dispetti. Si sposta da dove la baby sitter lo posiziona, sposta oggetti e fa strane telefonate. Il ragazzo delle consegne Malcolm è a conoscenza della strana situazione della famiglia di Brahams, ma quando Greta gli mostra cosa la bambola sia in grado di fare, si convincono entrambi che lo spirito del defunto bambino sia dentro il porcellana-Brahams. Sembrano una bella famigliola felice e va tutto bene fino a quando non arriva l’ex di Greta pronto a riportarla a casa. Ma quando lo scherzetto architettato da Greta e Brahams per spaventarlo non funziona, e il mal capitato rompe la bambola accade il crack del film. Da qui poteva trasformarsi in qualcosa di fenomenale, stile Annabelle. Purtroppo regista e sceneggiatore hanno preferito puntare tutto sull’effeto sorpresa, che mi ha lasciato di stucco si, ma che ha tolto anche qualcosa all’intera pellicola. In conclusione non male, solo il finale mi lascia incompleta. Forse troppa fretta di chiudere una storia che aveva tutti i canoni per essere un horror d’eccellenza.

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