5 Luglio 2012
Daniel Day-Lewis è qui potente, doloroso e sincero da far male: il film gira bene praticamente solo grazie a lui ed al suo viso totemico.
Stavolta, Sheridan non sembra particolarmente a suo agio a parlare di IRA, perde per strada alcuni approfondimenti, qualche dettaglio, ma il personaggio di Danny “Boy” è molto bello ed il parallelismo tra la “solita” boxe ed il conflitto sociale irlandese ha un suo perché.
Recensione da Oscar
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.