10 Gennaio 2013
Partiamo a razzo: le scene d’azione sono buone. La regia è preferibile a quella di Greengrass, decisamente troppo mossa, rapida e da mal di testa. Jeremy Renner non se la cava male e Ed Norton è pur sempre Ed Norton.
I presupposti per un buon action movie ci sono e l’aspetto tecnico non delude.
Il problema è la storia.
10 anni fa (più o meno) quando è uscito il primo film della serie ho letto che un ex CIA (se non ricordo male), incaricato di revisionare la sceneggiatura di Al veritce della tensione e di The bourne identity, aveva tentato di colmare le lacune e di dare credibilità al film con Affleck ma ha riferito di aver cestinato The Bourne identity dopo una ventina di pagine.
Ok, è un film d’azione e in quanto tale non deve essere per forza aderente alla realtà, ma far un misto di Resident Evil, Tom Clancy e James Bond e riproporlo addirittura 4 volte mi pare eccessivo.
I tramaccioni della CIA – tralaltro non si fa che rimandare alla precedente trilogia – sono iperbolici ed i programmi per la definizione del super-uomo (o super-agente) sembrano più una sorta di esagerazione genetica.
Sinceramente, già il secondo e il terzo erano un pò calcati. Il quarto risulta piuttosto inutile…anche se ben fatto da un punto di vista della spettacolarità.

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