Recensione su Storia di una ladra di libri

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La rivalsa del cinema comodo. / 25 Giugno 2014 in Storia di una ladra di libri

È sempre facile fare un film come questo. Sempre. Seconda guerra mondiale, ebrei, Hitler, tante belle cose. Ma non è facile far fare da sfondo al periodo storico, concentrandosi completamente sull’anima dei personaggi. Premetto: i vari “La vita è bella” o “Il bambino con il pigiama a righe” e tanti altri hanno tentato, e il clichè del film sulla persecuzione ebrea ha sempre fruttato tanto sia a livello cinematografico che economico. Ma questo film non ha vinto nulla proprio perchè, a mio avviso, è bello. Ti strappa via dalle mani l’epoca a tal punto che ogni tanto dimentichi la guerra, dimentichi i nazisti. E poi boom. Ricatapultato nella realtà. E come al solito, Geoffrey Rush non sbaglia mai mai mai mai mai. 8. Pieno.

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