Recensione su Festa di compleanno

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prima chicca potente del maestro Friedkin / 8 Giugno 2018 in Festa di compleanno

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

The Birthday Party fu lo spartiacque per la carriera di Friedkin. Il primo film che il regista volle girare davvero, preparato a Londra, fu per il nostro un cambiamento radicale. Per realizzarlo si incontrò con l’autore (Harold Pinter). Friedkin se lo immaginava intimidatorio e non troppo in forma, gli si presentò un uomo atletico, alto, con i capelli ricci e gli occhi penetranti. Anche Pinter però si immaginava di trovare una persona differente, infatti all’epoca Bill non aveva un’esperienza come regista e il suo cv non è che brillasse, eppure quello che venne fuori è un piccolo gioiello. Tenete presente sempre una cosa: alla base del film c’è la reciproca fiducia fra Pinter e Friedkin, senza questa non si sarebbe fatto.

The Birthday Party, sebbene nei primi minuti si presenti come una commediola senza senso, dove una moglie sciatta e fastidiosa parla col marito del più e del meno, è un film drammatico dove l’elemento della suspense è fortissimo.
L’incipit vede l’uomo e la donna, Meg, a colazione, è una giornata come le altre in fondo. Il marito affitta sedie a sdraio sulla spiaggia vicina e gestisce con la donna la pensione. La donna cucina e mette a posto la casa. L’attività, la gestione della pensione, non viene svolta con molto successo, infatti l’unico cliente è un signore al piano di sopra. Sembra una commediola scema ma dal momento della comparsa dell’ospite, Stanley, interpretato magistralmente da Robert Shaw, un pianista trentenne, la tensione sale in modo velocissimo.
Stanley è uomo che sembra esser distrutto dalla vita, ne vuole uscire, ha dei comportamenti antisociali, si dà delle arie e quando la signora che gestisce la pensione civetta un po’ con lui getta giù la maschera e si manifesta per quello che è, una persona sgradevole. La vicina Lulu, si dà arie da vamp, passa a trovare la coppia ma non riesce a interessare Stanley mentre Meg lo tratta con compassione (quando non con amore). La donna sostiene che oggi sia il giorno del suo compleanno e intende festeggiarlo, Stanley però non vuole alcun tipo di attenzione anche perché non lo è il suo compleanno. Robert Shaw nella prima mezz’ora è arrabbiato, sempre in pigiama, ansioso, con la barba lunga, ha un principio di calvizie ed è sporco. Perché è così arrabbiato? Forse è perché si ricorda di quando era un pianista famoso, tratta male Meg perché non sa chi lui sia ma sembra nascondere qualcosa. Le dice “Ricordati con chi stai parlando”, lo dice con fierezza, fra i denti, incazzato come un picchio.

L’equilibrio, già precario, di Stanley viene del tutto destabilizzato dall’arrivo di due sconosciuti, anch’essi sgradevoli, alla pensione della coppia.
Bussano alla porta diventando ospiti e vicini di stanza del pianista. Ora, io non vorrei spingermi troppo in là e non vorrei dire una cappellata ma a me questo film ricorda sempre The Killers di Siodmak (tratto da un racconto di Hemingway) con due uomini che vanno in una cittadina dove c’è un terzo uomo che non conoscono che devono prendere e fare secco. Ecco, anche in The Birthday Party i personaggi non si conoscono ma si cercano, nel film si muovono in un tugurio disordinato, una pensione dove i piatti non vengono puliti, dove uno dei due stranieri propone alla donna di fare un party per il pianista e la donna ci casca in pieno nel loro giochino (ok, l’altro non è troppo convinto ma la donna la vuole fare ia festicciola). Sembrano tipi apposto, fanno i complimenti sulla casa e sulla carta da parati usata, ma cominciano ad osservare il pianista che da questo momento si sentirà braccato e comincerà a fare domande alla donna. Non sa chi siano gli stranieri vestiti in modo impeccabile, “Just gentlemen” riferirà Meg. L’uomo si agita, il suo dare di matto mi ha ricordato il personaggio di Bug (sempre di Friedkin), scarta un regalo (un tamburo) e l’atmosfera di suspense e violenza tocca uno dei momenti più alti.

Girato interamente in un unico luogo, nella cadente pensione di un piccolo paesino marittimo, con una manciata di attori come protagonisti, The Birthday Party è una delle opere del primo periodo di Friedkin che mi sento di consigliarvi veramente. A livello tecnico ci sono un sacco di primi piani di profilo a Patrick Magee, uno degli “uomini misteriosi” giunti alla pensione; una sequenza ha uno specchio in cui è riflessa l’immagine di Meg e quando vedo gli specchi nei film io mi faccio delle pippe mentali allucinanti; alcune inquadrature alla finestrella della cucina fanno sembrare il film un quadro; durante la sequenza della“festa di compleanno” Sydney Tafler è bendato e assistiamo a una specie di soggettiva alla Michael Myers; senza contare quando si inquadra il faccione di Shaw grondante di sudore, in un perenne stato di ansia, ogni primo piano e mezzo busto a lui dedicati sono perfetti.
Ieri ho rivisto il film a distanza di anni e ho dato una mia liberissima interpretazione agli sconosciuti, quindi se avete visto il film andate pure avanti ma se non lo avete visto fermatevi perché entro nella THE SPOILER ZONE.

THE SPOILER ZONE
I due uomini ben vestiti e sinistri vanno in un determinato posto perché sanno di trovarci Stanley, forse sono l’autorità (il potere terreno o ultraterreno, politico o religioso, l’autorità). Stanley è antisociale ma prima non era così, lui vuole uscire dalla vita, è distrutto dalla vita e forse vorrebbe morire. Loro invece vogliono farlo tornare come era prima. Lo interrogano e gli fanno del male, arrivano a torturarlo chiedendogli perché sia andato in quella pensione, perché sia rimasto alla pensione. Gli chiedono chi sia e non basta rispondere con il nome e il cognome, non deve mentire, perché la coppia fa parte di una fantomatica ORGANIZZAZIONE e vogliono portarlo con loro, farlo tornare come era prima. Gli tolgono gli occhiali, lo accusano dicendogli che non si è mai sposato e gli chiedono il motivo per cui abbia cambiato nome. Durante il lungo interrogatorio Stanley crolla e Robert Shaw, eccezionale, ne esce fuori distrutto e nella scena finale lo troviamo più che cambiato.
“Sarai un uomo, ti aspetta una nuova vita, ti integrerai” dice la coppia a uno Stanley incravattato e lobotomizzato come se fosse uno zombie di Romero.
Mentre un filo di saliva scende dalla bocca di Robert Shaw.
THE SPOILER ZONE

Film schizofrenico, cupo, cattivo, è come un ca**o di incubo in cui la claustrofobia regna sovrana. Forse avrei tagliato parte una mezz’ora prima del finale ma sticazzi. Ancora bomba a mano.

DonMax

8 commenti

  1. Ombra / 24 Ottobre 2020

    Splendida recensione, grazie DonMax!
    Vidi Festa di Compleanno in TV durante gli anni 80. Mi immerse nelle acque profonde dell’immaginario inquietante di Pinter e rimasi assolutamente affascinata dalla sua bellezza.
    Purtroppo non ricordo né l’anno né il canale in cui venne trasmesso, ma ricordo che era magistralmente doppiato in italiano.
    Naturalmente possiedo il dvd della versione originale, ma della versione italiana non si trova più traccia… come se non fosse mai esistita. Se qualcuno ne sa qualcosa lo prego di comunicarmelo. Farei i salti mortali per acquistarlo.
    Grazie per l’ospitalità
    Marina

    • DonMax / 5 Agosto 2022

      grazie per i complimenti, non ne so nulla purtroppo

      • Ombra / 5 Agosto 2022

        Ciao, i complimenti sono meritati.
        Non preoccuparti per la versione italiana, nessuno ne sa nulla. Ti ringrazio per la richiesta di amicizia, sicuramente accordata, ma non sono un’utente interessante né attiva; in effetti mi ero iscritta solo nella speranza di trovare qualche traccia per la mia ricerca.
        Buona serata e grazie per la tua risposta.

  2. Stefania / 8 Agosto 2022

    @ombra: (magari lo sai già) in Rete, ho trovato che, nel 2003, il film di Friedkin ha fatto parte di una retrospettiva del Torino Film Festival (però, credo in versione originale) https://www.torinofilmfest.org/it/edizioni/21-torino-film-festival/21/
    Nel frattempo, ovviamente, la gestione del festival è cambiata, ma perché non provi chiedere ai curatori dell’evento se hanno qualche informazione sull’edizione italiana del film?
    Altrimenti, se già non l’hai fatto, perché non provi a contattare anche la redazione di “Fuori Orario” di Rai 3?
    Terza opzione: la giornalista e critica cinematografica Daniela Catelli è una super esperta di Friedkin, magari potrebbe aiutarti. Non la conosco personalmente, ma, qualche volta, ho avuto modo di interagire con lei su Twitter. Mi risulta che si sia disiscritta da quel social, ma, forse, potresti contattarla per altre vie (es. siti o redazioni con cui ha collaborato).

    • Ombra / 8 Agosto 2022

      Ciao Stefania, grazie infinite per il tempo che mi hai dedicato!
      Ho scritto all’indirizzo per le info del festival e spero di avere una risposta, che in caso ti farò sapere. Ho anche provato a scrivere alla redazione di Fuori Orario usando il form nel sito, ma al momento dell’invio compare sempre un messaggio di errore; riproverò sperando che sia un problema temporaneo.
      Non sono iscritta ad alcun social, quindi sto cercando altre vie per contattare Daniela Caselli, come mi hai consigliato. Anche in questo caso, se avrò risultati ti darò notizie.
      La storia di questo film è davvero strana, non ne esiste più traccia… alcuni amici a cui avevo chiesto aiuto per la ricerca hanno addirittura ipotizzato che l’avessi sognato!
      Ancora grazie, Marina

      • Ombra / 8 Agosto 2022

        *Daniela Catelli*, scusa il refuso.

        • Stefania / 8 Agosto 2022

          Mi sono “mobilitata” per quanto possibile, perché la storia che racconti mi ha incuriosito molto (e, poi, non ho mai visto questo film di Friedkin, doppiato o meno, quindi mi farebbe piacere recuperarlo, in una vita o l’altra 😀 ). Sul serio, aggiornami: mi piacerebbe saperne di più 🙂
          P.s.: se il form di Fuori Orario continua a darti problemi, ti passo via pm un contatto e-mail a cui, qualche mese fa, avevo chiesto informazioni su una serie tv, ottenendo risposta. Magari, potresti chiedere come contattare la redazione via e-mail.

          • Ombra / 8 Agosto 2022

            Sei straordinaria, grazie!!
            La tua curiosità mi rende felice. Su youtube è disponibile una versione della BBC, decisamente buona, ma non all’altezza dell’originale.
            Ti terrò aggiornata su tutti i miei progressi, o sui miei fallimenti… 😀

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