Recensione su Gli uccelli

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16 Agosto 2012

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Da una novella di Daphne Du Maurier, Hitchcock trae un capolavoro della suspence.
La maestria del regista lascia senza parole: fantastiche le scene degli assalti (memorabile quella in cui Miss Daniels si rifugia in una cabina e assiste alla devastazione) e in generale la suspence che Hitchcock riesce a ricreare (i corvi che si posano poco alla volta fuori della scuola; le splendide inquadrature dei volti dal basso verso l’alto; le porte che si aprono lentamente; gli uccelli apparentemente calmi ma sempre in agguato nel finale).
Uno stile che farà scuola, diventando pressochè indispensabile nel genere horror/suspence.
Superlativa la scenografia finale dell’allontanamento da casa: un’inquadratura stupenda di un cielo tetro e nuvoloso, da cui filtra un pò di luce, con migliaia di uccelli posati per terra e sopra la casa dei Brenner; mentre questi si allontanano, il lunghissimo campo rimane fermo.
Per quanto riguarda il significato, il film e i suoi interrogativi (perchè l’aggressività improvvisa degli uccelli?) si prestano a diverse interpretazioni che vengono però lasciate allo spettatore (Hitchcock dà solo alcuni spunti di riflessione come ad esempio nella scena in cui un ubriaco cita la Bibbia e annuncia l’Apocalisse).

2 commenti

  1. Cristina / 23 Settembre 2014

    La scena in cui Melania sale le scale dopo aver sentito un rumore mi ha messo un’angoscia insostenibile, capolavoro, davvero.

  2. hartman / 23 Settembre 2014

    Capolavoro sì, @cristina, e non vedo l’ora di leggere il libro di Daphne Du Maurier…

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