8 Luglio 2013 in Il grande sonno

Il grande sonno.
The big sleep.

Howard Hawks.

Se pensate di esser di fronte al classico poliziesco anni ’50 vi sbagliate di grosso.
Questa intrigante opera realizzata da Howard Hawks è un travolgente film dal ritmo veloce tanto che nei primi dieci minuti vengono, se non presentati, citati una moltitudine di nomi che troveranno un volto durante la visione della pellicola.
Il ritmo travolgente è spiazzante, non a caso l’ho visto due volte poiché alla prima occhiata non avevo capito molto. Tutto inizia con il generale Sternwood, un ricco paraplegico, ed il Detective Philip Marlowe (H. Bogart). Il generale ha due figlie: Carmen più viziata e monella, Vivian più lucida, decisa e soprattutto fredda.
E’ stato convocato per un ricatto ad opera di un certo Geiger, o giù di lì, venditore di libri. Il ricatto non coinvolge il generale o meglio lo coinvolge ma in maniera minore, il diretto interessato o la diretta interessata è Carmen.
Sembrerebbe però che Vivian sia interessata in modo maggiore ad altro, chiede di un certo Sean Regan, ex combattente dell’Ira, ex fegato paterno (nel senso che il padre lo faceva bere come se il fegato fosse del generale) ex fiamma, ex sgherro paterno, insomma ex in tutti i sensi. Ex fiamma un corno, mi sbaglio o dalle prime scene c’è una strana intesa fra il detective non troppo alto (cit) e Vivian (L. Bacall) ?
Il generale stesso chiede di Regan ma non è questo il punto, andiamo con ordine. Non ve l’ho detto ma sto seguendo uno schema preso su un’agenda proprio come se fossi un investigatore, vi avviso la trama è parecchio intricata.
Il nostro Marlowe inizia così le sue indagini, si improvvisa esperto di libri, si arrangia sotto la pioggia, pedina, scruta, ammicca a bibliotecarie che hanno un ruolo fine a sé stesso, si atteggia a grand’uomo, un po’ duro e un po’ romantico ma soprattutto se ne esce fuori con frasi maschiliste all’ultimo grido… per gli anni ’50.
Con molta pazienza ci ritroviamo sul luogo di un delitto, l’assassinio di Geiger. Testimone straordinaria Carmen.
Andando avanti con la storia, ve la faccio breve, Owen Taylor.. diamine devo introdurre Owen Taylor, egli è l’autista del generale che voleva sposare Carmen ma non era un buon partito e allora niente.. accoppa Geiger, c’è di mezzo una foto che immortala Carmen sulla scena del crimine, foto compromettente al costo di 5000 $ puliti puliti.
Owen muore, se vi state chiedendo perché ho nominato Owen il motivo è semplice, Owen era nella casa di Geiger (in gentile concessione di Eddie Mars) per prendere la foto compromettente, c’è scappato il morto ma lui è riuscito a fuggire.
La fuga è durata poco, Owen muore, la foto va nelle mani di chi non dovrebbe andare (altrimenti non avrei citato i 5000 $ per la foto compromettente) ovvero Joe Brody.

Avete capito tutto ? Bene, il punto non è nemmeno questo.
Cioè si ma fino ad un certo punto perché vedete in tutto questo pasticcio ho appena citato Eddie Mars e la sua banda non troppo professionale.
E’ qui che casca l’asino ed è qui che inizia per voi la visione del film.

DonMax.

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