Recensione su La grande scommessa

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La grande scommessa
Regia:

Scommessa (per me) persa. / 3 Marzo 2016 in La grande scommessa

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Se ne sente parlare un gran bene di questo film in giro ma a me non è piaciuto per niente.
La trama in due righe: basato su una storia vera, piccoli gruppi di broker (almeno credo) americani predicono con anni d’anticipo la bolla dei mutui sulle case degli americani scommettendo dunque contro l’economia USA (e del mondo) arrivando a guadagnare ingenti cifre quando la crisi delle banche mondiali prende il via.
L’ho detta in maniera assai semplicistica, ma questo è il film. C’è Bale che fa il tipo un po’ autistico impicciato tra i numeri leggendoci le leggi segrete che regolano l’economia; c’è Carrell che si ritrova per sbaglio in questo gioco; c’è Brad Pitt che fa il produttore e purtroppo ciò che, a mio modo di vedere, non va nel film è il suo lessico da tecnici del settore.
Il film è in sé già lento di suo, ma il fatto che tutti parlino per cifre e sigle non mi ha tenuto isolato da ogni singolo evento e personaggio per tutte le due ore (e passa) della sua durata: tripla A, doppia B, OCDs, ca**o è sta roba? Solo una noia mortale per me che volevo vedere il film.
Dite voi…”come dovrebbero parlare i personaggi che sono nel settore?”. Non è un mio problema: il mio problema è dovermi godere il film, non rincorrere definizioni astruse che non avranno mai senso per me.
Poi però c’è il tocco di classe che è l’unica punta positiva di questo film: le spiegazioni extra-diegetiche. Sì, perché quando non ci si capisce più nulla tra i vari acronimi ecco che i personaggi, che spesso e volentieri guardano in camera e si rivolgono allo spettatore, invitano persone reali ad interpretare nel film il loro stesso ruolo nella realtà spiegandoci in maniera più facilona cosa siano tutti i casini di cui parlano i protagonisti.
Abbiamo così Selena Gomez al tavolo di Black Jack che ci spiega cosa sono gli investimenti di terza mano (o qualcosa del genere), lo chef Anthony Bourdain che cucinando del pesce ci spiega come riciclare i titoli a rischio e, ciliegina sulla torta, Margot Robbie che nella sua vasca da bagno, immersa nella schiuma, sorseggiando champagne, ci spiega…me lo son perso. Era Margot Robbie in una vasca da bagno, immersa nella schiuma, cosa volete che potessi capirci in una scena del genere?

Consigliato a: I tecnici del settore, i laureandi in Economia, i broker, chiunque abbia a che fare col gergo dell’alta finanza, ma anche a chi semplicemente pensa che film di questo genere possano piacergli.

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