Recensione su La grande scommessa

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La grande scommessa
Regia:

Jenga!!! / 20 Gennaio 2016 in La grande scommessa

Prediamo Brad Pitt come produttore con una piccola parte nel film. Aggiungiamoci uno schizofrenico Christian Bale con un occhio di vetro, un coscienzioso Steve Carell e un ambizioso Ryan Gosling. Mettiamoli a fare gli agenti di borsa a Wall Street appena prima del crollo finanziario del 2008.
Facciamo spiegare ogni manovra finanziaria non da agenti di borsa, ma da un attrice emergente, uno chef, una ex di Justin Biber e da una torre di Jenga.
Ora, cosa può venire fuori da un accozzaglia di elementi simili?
O un capolavoro o un fiasco totale.
Racconti una storia che parla di una vera e propria scommessa, che in caso di vincita farà saltare in aria l’economia di mezzo mondo. Ci metti i più famosi e stimati attori di Hollywood a recitarla, tanto per capire quali sono i personaggi importanti. E poi non inquadri niente per più di un secondo, così capisci quando la trama arriva a una svolta.
E casomai i nostri “eroi” riuscissero a vincere, non sarà una vittoria poi così onorevole.
Come il regista Adam McKay forse, e dico forse, dirige con una scommessa la propria personale scommessa. E forse in caso di vittoria, come spero che sia, non sarà una vittoria poi così onorevole. Perché uno dei tanti difetti di una rappresentazione troppo veritiera, è che un evento può accadere solo in un modo, e si ripeterà allo stesso modo. E non ci sarà cinema al mondo che potrà mostrarne una propria diversa versione

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