Recensione su The Beach

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2 Settembre 2013

Se, da un lato, il protagonista sembra vagheggiare i principi liberatori che hanno mosso anche Alex Supertramp (vedi Into the Wild diretto da Sean Penn), dall’altro la filosofia insita nella vita della Spiaggia è una buona metafora della società occidentale, chiusa, selettiva, spaventata dall’altro, volutamente cieca quando la cecità garantisce il suo benessere.

Boyle imbastisce una pellicola gradevole, seppure a tratti pasticciata (alcune trovate visive – es. videogioco- sono inconsistenti) e narrativamente sempliciotta.
Di Caprio è giovane ed ancora troppo vicino ai fasti di Titanic per essere (come posso dire?) preso sul serio seduta stante, ma ci crede, oh sì, e si impegna come un dannato (con buoni risultati) in ogni singolo fotogramma.

4 commenti

  1. paolodelventosoest / 24 Settembre 2013

    Oh, non ho mai conosciuto nessuno completamente soddisfatto da questo film 🙂 Mi incuriosisce non poco, a questo punto!

    • Stefania / 24 Settembre 2013

      L’avevo snobbato per un po’, alla fine non mi è dispiaciuto, ma ribadisco che non fila perfettamente liscio. Vale comunque la pena di vederlo, secondo me 😉

  2. Caramel / 24 Settembre 2013

    L’idea del videogame pare sia nata da DiCaprio… Spero non ne abbia altre in futuro. Brutta ed inutile quella scena, babbabia D:

    • Stefania / 24 Settembre 2013

      @gelida: eh! C’azzecca come i classici cavoli a merenda (non conoscevo questo retroscena! Allora, mi stupisce che Boyle abbia accettato questa idea malsana!)

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