Recensione su The Battery

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Bel colpo / 10 Marzo 2016 in The Battery

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Buona produzione indipendente che, pur argomentando un tema ormai abusato, offre una rappresentazione dell’apocalisse zombie decisamente interessante.
Il regista e attore Jeremy Gardner (nel film, è il barbuto Ben) ha saputo sfruttare bene un budget limitato, affidandosi ad un efficace uso del contesto e mostrando una decisa padronanza dei mezzi tecnici: bella fotografia, azzeccata colonna sonora (composta da brani editi da artisti a me sconosciuti che intendo riascoltare con calma), buon montaggio.
La lunga scena conclusiva, girata all’interno dell’automobile usata dei due protagonisti, è davvero ben realizzata: Gardner sfrutta efficacemente ogni centimetro dell’abitacolo per suggerire il senso di claustrofobica e puzzolente tensione che vi alberga.

Il film mi ha indotto a fare alcune riflessioni (invero banali, ma tant’è…).
In primis, l’istinto di sopravvivenza resiste a qualsiasi oggettivo stato delle cose: sapere di dover scappare tendenzialmente all’infinito da un nemico lento ma implacabile non fiacca, anzi, sembra alimentare il desiderio di affermare la propria presenza in vita in luoghi in cui sembra ormai impossibile poter, effettivamente, vivere.
In seconda battuta, homo homini lupus: il consorzio umano è terribilmente aleatorio.

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