Recensione su Tenet

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Un gradino sotto la Sacra Coppia / 22 Febbraio 2021 in Tenet

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Come faccio sempre , aspetto sempre (almeno) due visioni dei film di Nolan “temporali” prima di esprimere un giudizio.
Dunque, terza fatica del mio regista preferito dove si diverte a giochicchiare con la dilatazione del tempo o la sua distorsione…ok , ci sarebbe anche il triplice arco temporale di Dunkirk , ma onestamente non mi sento di comprenderlo, non è certo la parte centrale del film.

Il film è grossomodo quello che mi aspettavo (che è un bene, anzi un bene assoluto) e – sempre come mi aspettavo – è anche un bel pò più complicato dei due illustri predecessori.
Questa volta abbiamo a che fare con un “loop” temporale, uno stratagemma diabolico che si avvolge in tutto il film. Non mi metto a fare la solita pappardella di spiegazione, internet ne è pieno , e anche molto più dettagliate e fatte meglio di quella che farei io.
Certamente non è per tutti, bisogna arroventarsi il cervello per starci dietro e- aggiungo – è un qualcosa che deve piacere.Io lo adoro. Adoro Nolan per QUESTO, perchè mi fa ragionare, mi impegna, mi spinge a riflettere su ciò che vedo e a capire quale meccanismo ha partorito questa volta.
E’ chiaro che è un’esperienza che va fatta sapendo cosa aspettarsi e se si vede il film in leggerezza , chiacchierando o distraendosi non si capisce una beneamata fava. Matematico, proprio (ho fatto fatica io la prima volta, che non ho staccato occhi e orecchie dallo schermo).
Come in Inception e Interstellar, non vengono fornite molte spiegazioni sul “contorno” : della macchina dei sogni di Inception e come funziona, non sappiamo nulla. Come non sappiamo un tubo della soluzione relativa alla singolarità del buco nero in Intestellar (perdonatemi, vado leggermente a memoria, magari scrivo qualche strafalcione tassonomico).
Anche qui non vengono forniti chiari indicazioni su come viene modificata l’entropia degli oggetti o chi sono “loro” del futuro (anche qui come in Interstellar)
Bisogna prenderlo cosi Nolan , il “format” è questo. Ma detto ciò che non c’è, quello che C’E’ è come sempre sbalorditivo sia a livello concettuale, che visivo. La trama è una bellezza mastodontica, in termini di bombardamenti concettuali e meccanismi funzionali, bisogna stare attentissimi anche una seconda volta,forse anche una terza per capire alla perfezione il loop temporale e come avviene cosa…e perchè avviene.
Ma se la cosa vi piace, sicuramente non resterete delusi.
Personalmente, lo reputo un altro meraviglioso sforzo creativo di Nolan , un pelo sotto ai primi due film perchè certi incastri secondari della trama sono veramente difficili da capire e ordinare (ad es tutta la storia attorno al quadro di Kat).
Bella Christopherone mio , ancora una volta hai fatto centro!

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