E’ come sembra. / 27 Ottobre 2016 in Teenage Dirtbag

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Alcuni film alle volte si impegnano proprio a voler dimostrare di non essere quello che in realtà sono. E’ questo il caso di Teenage dirtbag, dove la regista prova a volerci propinare l’idea che questo sia un film originale, che poco ha a che fare con le cotte adolescenziali, con le storie pesanti dietro i comportamenti da cogli**e di un ragazzo del liceo…
E invece poi, andando avanti nella visione, scopri che tutti gli stereotipi vengono rispettati, e un po’ ne sei soddisfatto, perché sì, film del genere che escono dal genere proprio non li crederesti possibili!
Ok, è una storia vera (o comunque basato su una storia vera), quindi la cosa dovrebbe…farmici rapportare meglio? No, proprio no.
Non è che ogni cosa che sia etichettato come “storia vera” valga la pena di farla diventare un film e, dunque, una storia non più vera.
Qui c’è un ragazzo problematico che fa un po’ il bullo, e una ragazza che va bene a scuola ma che sa anche divertirsi. Il caso li mette come vicini di banco e si cominciano a mandare bigliettini…Lui si innamora un po’ di lei, lei c’ha una specie di reputazione da difendere che non può andare con gli sbandati, pure se poi accusa lui di fare lo stesso…
Un po’ “The breakfast club”, un po’ qualsiasi altra roba adolescenziale tra i banchi, passa il tempo, passa quest’ultimo anno scolastico e nulla accade.
La storia ce la racconta lei che è incinta, e te vai a capire di chi…
E il tizio poi che fine ha fatto? Beh, questo è il finale, quindi manco di rovinarvelo.
Però avete capito insomma, no?

Consigliato a: Film come questo ogni tanto a tutti sale un po’ la voglia di vederli, perché ci proiettano all’indietro, ai tempi in cui eravamo noi a sedere tra i banchi di scuola, e pure a noi bastavano dei bigliettini per credere d’esserci perdutamente innamorati. Però se vi dicono che è un film “DIVERSO”…non credeteci.

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