Recensione su TED

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6 Giugno 2013

Solitario e impopolare, il cui unico amico è un orsacchiotto di peluche, a 8 anni John Bennet esprime il desiderio che il suo pupazzo possa parlare, desiderio che viene esaudito e farà iniziare un’amicizia tra il bambino e Ted, amicizia che continua fino all’età adulta, nella quale i due sono ancora inseparabili, fino al momento in cui John deve scegliere tra l’amico e la fidanzata Lori che, esausta della situazione, gli lancia un ultimatum.

Essendo il regista il creatore de I Griffin, null’altro ci si aspetta che scorrettezze, satira e poca educazione, anche se, a differenza della serie animata, qui è tutto molto controllato e nulla sopra le righe. Sì, Ted è un animaletto all’apparenza tenero e dolce, che in realtà è malato di sesso, fuma e beve sopra ogni limite, ci regala battute e gag esilaranti, ma ci si aspettava di più, troppe aspettative e troppe delusioni. Quello si era presentato come un film “adatto ad un pubblico adulto”, è più un film per famiglie, divertente, ma non sopra le righe.

5 commenti

  1. alevenstre / 6 Giugno 2013

    Satira? Sarà ma a me è sembrata pura idiozia.. questo film non si può guardare. Ma bada bene, io non lo disprezzo, caso mai disprezzo chi lo apprezza.

  2. MartaBoba / 6 Giugno 2013

    Ne ho visti molti altri di peggiori e più idioti, onestamente, e che magari ad altri son piaciuti, ma non per questo mi permetto di dire che disprezzo queste persone perchè apprezzano un film idiota.

  3. alevenstre / 6 Giugno 2013

    @martaboba secondo me dovresti permetterti, non c’è niente di male a disprezzare i comportamenti altrui. Altrimenti non avrei disprezzato chi vota Berlusconi o legge “Il Giornale”. Un film può essere bello o brutto da un punto di vista soggettivo. Ma oggettivamente questo genere di film è riconducibile ad un comportamento di massa generato da precedenti input che hanno avuto un discreto successo commerciale. Come ho già scritto nella mia patetica recensione, questo film non ti lascia niente di più di quello che può lasciarti una qualunque puntata dei Griffin. Ecco perché queste operazioni le odio, perché sono dei tentativi di spostare un format di successo da una piattaforma ad un’altra, in modo da allargare il pubblico e di conseguenza il profitto. E la gente ci casca.

  4. MartaBoba / 6 Giugno 2013

    Probabilmente diamo al disprezzo un significato diverso. Chi vota Berlusconi o chi legge il Giornale, come dici tu, sono semplicemente idioti, il mio disprezzo va a ben altre persone, e non certo a chi giudica soggettivamente positivo un film che a me può non essere piaciuto o posso aver trovato inutile. Detto ciò, sono d’accordissimo con te che vedere Ted è come guardarsi una puntata dei Griffin “censurata” e buonista, ed è più che ovvia la scelta commerciale che è stata fatta: i Griffin fanno impazzire tutti, faccio un film su questa linea così ci guadagno. Ma tutto sommato non lo boccio, per il semplice fatto che è un film che ti fa passare un’ora e mezza abbastanza piacevolmente, senza troppi sprechi di energie e di neuroni, per questo gli do la sufficienza, nulla di più, con un pò di delusione perchè dalle premesse, nonostante la strategia commerciale, sembrava tutt’altro che banale nelle battute e negli sketch.

  5. alevenstre / 6 Giugno 2013

    @martaboba non sapevo che definire idiota una persona non avesse niente a che fare con il disprezzo. Comunque io non ce l’ho con chi giudica soggettivamente un film, ma con chi non si accorge del modo in cui questo è stato concepito. Non credo che tu appartenga alla seconda categoria. 🙂

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