Recensione su Prendi i soldi e scappa

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La novità alleniana. / 4 Luglio 2014 in Prendi i soldi e scappa

Nella prefazione all’edizione italiana del libricino Saperla lunga di Woody Allen, Umberto Eco parla con entusiasmo di Prendi i soldi e scappa come di un’opera di cui solo pochi eletti italiani, ai tempi, avevano avuto l’opportunità di godere: pensare, oggi, a quanto innovativi ed originali fossero gli sketch a cui il pubblico nostrano assisteva, è decisamente interessante e consente di valutare come e quanto la comicità internazionale sia stata influenzata da quel momento in poi da quella di Allen.
Allo spettatore contemporaneo quel tipo di ironia, benché ugualmente dissacrante, risulta più convenzionale e familiare, ma nondimeno incisiva: personalmente, ho riso molto anche durante le sequenze più “conosciute” (quella degli effetti collaterali del medicinale sperimentato da Virgil, per esempio, o quella in cui i sei detenuti legati da catene si muovono all’unisono).

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