Recensione su Survival of the dead - L'isola dei sopravvissuti

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THE END OF THE DEAD / 16 Maggio 2019 in Survival of the dead - L'isola dei sopravvissuti

Survival of the dead è l’ultima pellicola che il regista della Pennsylvania ci lascia in eredità. Certo…l’omega non è nemmeno lontanamente paragonabile al suo Alfa ma alla fine della fiera un occhiata, più per stima che per altro, la merita.

Partiamo subito col dire che il film ha ben poco da dire e offrire che non sia già stato detto ed offerto. Un gruppo di sopravvissuti decide di porsi in salvo confinandosi su di un isola. Giunti sull’isola si ritroveranno nel bel mezzo di una disputa tra due fazioni rivali.
Veniamo subito messi alla durissima prova con una ventina di minuti di preambolo del tutto inutili e messi assieme con secchiate di pessima CGI. Per fortuna gli effetti speciali digitali sono limitati alla prima parte del film, quella meno ispirata. Superato questo gigantesco scoglio il film diventa già più masticabile e con lo sbarco sull’isola dei nostri “survivors” comincia il racconto vero e proprio. Racconto dalle chiare tinte western e dalle intenzioni ben definite che però non si eleva mai da uno standard piuttosto basso.

La recitazione è medioce, la regia è davvero poco ispirata, la messa in scena quasi amatoriale. Ogni tanto c’è qualche guizzo degno di nota, tipo le solite ricercate parabole politiche dello Zio George (gli zombi obbligati alla catena a svolgere i propri lavori, I cowboy fascisti che vogliono i lavoratori alla catena e le donne in cucina) ma purtroppo è ben poca cosa.

L’ultimo film di George Romero non rappresenta certo l’apice di qualcosa ma bensì un finale di carriera in scala minore. Tuttavia mi sento di assegnare una sufficienza Ad honorem.

Ora aspetto trepidante il prossimo film dello zio George che sicuramente non rimarrà morto a lungo.

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