Quando spielberghiano non è un complimento / 17 Marzo 2016 in Super 8
Parte molto bene, con una storia che ammicca a E.T., Incontri ravvicinati e Stand by me, poi sprofonda miseramente a mezza strada portandosi dietro tutti ma proprio tutti i canoni della “produzione spielberghiana”. Specifico: Spielberg come regista è uno dei più grandi viventi, ma quando deve battere cassa è capace di confezionare le peggiori merendine. E J. J. Abrams mi appare ora molto meno geniale di quanto pensassi alle prime puntate di Lost. Secondo me qui ha sprecato un’occasione; valeva quasi la pena incentrare la storia solo sul filmino amatoriale dei ragazzi, sarebbe stato un capolavoro.
Recensione da Oscar (1)
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