Il misterioso vendicatore di torti / 11 Ottobre 2019 in Tramonto

Recitazione vecchio stile per questa produzione ungaro-francese, giocata spesso sugli sguardi: inespressivi, sospettosi, corrucciati, folli, in un’estetica dell’occhiataccia francamente un po’ rétro. La trama non è molto migliore, priva com’è di un senso discernibile: ruota attorno a un misterioso vendicatore di torti, non si sa se reali o immaginari, che diventano la scusa per rappresaglie indiscriminate, estese volentieri anche alle vittime di quegli stessi torti. “Ha visto l’orrore del mondo”, commenta appropriatamente ma non illuminantemente un personaggio, “ma è stato lui stesso a crearlo”. L’altro protagonista è la sorella del vendicatore, che vaga in continuazione ovunque, in una atmosfera vagamente onirica, alla ricerca di segreti inconfessabili ma facilmente confessati, a volte trattenuta, più spesso cacciata, ma sempre invano: ritorna ossessivamente sui suoi passi, non si ferma mai. Alla fine la ritroviamo infermiera in una trincea della I Guerra Mondiale; non ho nemmeno cercato di capire quale fosse il collegamento con il resto del film.

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