Cimino, genio e kitsch / 7 Luglio 2016 in Verso il sole

Michael Cimino, croce e delizia di Hollywood, se n’è andato pochi giorni fa. Il suo nome resta indelebile per quel capolavoro de ‘Il cacciatore’ (ma anche per quel magnifico flop intitolato ‘I cancelli del cielo’) e il resto della sua filmografia, generalmente non molto nota, mi ha destato curiosità. Questo Sunchaser è il suo ultimo lungometraggio, e in esso possiamo trovare alcuni elementi tipici del suo modo di intendere il cinema; grandiosità scenica per trame da repertorio, un cinema dei sentimenti pervaso dalla musica, sequenze magistrali alternati a frames tecnicamente imbarazzanti. Questo road movie inizia con i titoli di testa tra più kitsch che io abbia mai visto (scritte di un verde acido con caratteri da diario delle medie anni ’80), poi si apre a una trama di fuga tra storia criminale e malattia terminale, con una forte connotazione spirituale in antitesi al personaggio razionalista interpretato da un sempre bravo Woody Harrelson. Le musiche del grande Jarre qui sembrano spesso fuori misura, prendono qua e là singolarmente accenti drammatici quasi fuori sincrono con la narrazione. La fotografia naturalmente è stupenda, in un glorioso Panavision. Rimane comunque un film interessante, che per certi versi mi ha colpito e mi resterà impresso nel bene e nel male.

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