8 Recensioni su

Sully

/ 20167.1250 voti

Il voto sarebbe un 7.5 / 14 Luglio 2018 in Sully

Buon film diretto da Clint Eastwood tratto da una storia vera.
L’inizio vede il comandante Chesley “Sully” Sullenberger (Tom Hanks) a processo per avere eseguito un atterraggio di fortuna sull’Hudson (senza provocare vittime) invece di seguire il “normale” protocollo. Scopriremo poi che l’aereo ha impattato appena dopo il decollo con uno stormo di uccelli che ha mandato fuori uso entrambi i motori.
Dalla parte del pubblico il comandante e il suo copilota Jeff (Aaron Eckhart) sono visti come degli eroi ma l’ente aeronautico lo accusa invece di aver messo a rischio la vita di equipaggio e passeggeri non seguendo il protocollo che gli avrebbe permesso di atterrare in un aeroporto vicino (anche se più che le salute di equipaggio e passeggeri, sembra che la colpa più grave sia aver “perso” l’aereo).
Le fasi del processo si alternano con ricordi e tormenti del comandante, che a un certo punto inizia anche lui a dubitare di avere fatto la cosa giusta.
Bello e intenso su un evento che poteva essere drammatico e che invece grazie alla capacità del comandante Sully ha evitato la tragedia.
Nel resto del cast Laura Linney nei panni della moglie di Sully.

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Emozionante / 13 Maggio 2017 in Sully

Clint Eastwood racconta, in questo suo ultimo film interamente girato in IMAX, dell’impresa del capitano Chesley “Sully” Sullenberger (Tom Hanks) e del suo copilota (Aaron Eckhart) che, il 15 gennaio del 2009, furono protagonisti di un incredibile ammaraggio sull’Hudson appena dopo la partenza dal LaGuardia di New York, con entrambi i motori k.o. dopo uno scontro a bassissima quota con uno stormo di uccelli. Il film racconta, in modo non lineare, l’incidente, con quegli attimi di tensione ottimamente ricostruiti, la personalità del capitano, e come si pose la gente nei suoi confronti: giustamente considerato eroe dall’opinione pubblica, si ritrovò a dover affrontare la commissione d’inchiesta che lo incolpava di aver fatto una manovra inutile e troppo rischiosa, nonostante avesse di fatto salvato tutti i 155 passeggeri del suo aereo. Con determinazione, Sully ed il suo copilota riusciranno a provare la loro buona fede e la grande capacità di analizzare e risolvere una situazione probabilmente letale. Clint Eastwood è praticamente sempre una garanzia ed anche in questo film, che ci racconta una vera storia, accaduta appena pochi anni fa, riesce a farci appassionare ed emozionare come sa fare lui. Bello non solo il ritratto dell’eroe “Sully”, che dimostra di essere un vero eroe proprio dal suo comportamento, ammettendo di aver fatto semplicemente quello che andava fatto per salvare i passeggeri, ma anche quello della città di New York, capacissima di mettersi subito in azione per salvare gli ammarati del volo dalle freddissime acque del fiume Hudson. Davvero molto bello, Hanks ed Eastwood d’altronde sono sempre una garanzia poi.

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Le solidissime storie del grande vecchio / 10 Aprile 2017 in Sully

Eastwood alle prese con l’eroe americano, ancora una volta. Tom Hanks di nuovo capitano coraggioso, dopo la magnifica prova in Capt. Phillips di Greengrass. Ci sono molti luoghi comuni in questo film, ma al grande vecchio del cinema gli si perdona tutto; no, non per una sorta di sacrale immunità dovuta a un glorioso passato, ma per la sua inossidabile capacità di costruire (in questo caso con gran dispiego di mezzi) una storia solidissima e di restarci attaccato fino alla fine, tenendo alla briglia l’attenzione dello spettatore. Da segnalare un ottimo Aaron Eckhart nei panni del secondo pilota.

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Un eroe ritroso / 2 Aprile 2017 in Sully

È un eroe ritroso, quasi involontario, quello che Hanks e Eastwood ci restituiscono in questo bel film, ottimamente interpretato. La pacatezza del protagonista è in efficace contrasto con la drammaticità dell’incidente, che riviviamo due volte (tre, se si conta un sogno leggermente impreciso); anche sapendo come è finita, l’emozione non manca.
Peccato solo per il ritratto fuorviante della commissione d’inchiesta, che nella realtà non è stata affatto inquisitoriale come invece appare nel film. Un effetto delle inclinazioni politiche del regista, un tentativo di identificare nel governo il male, in contrapposizione all’eroe individuale? Non lo so; è in ogni caso un difetto non trascurabile.

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Bello, però…. / 9 Gennaio 2017 in Sully

Un bel film, drammatico, non noioso, montato bene e un ottima interpretazione di Tom Hanks, perfetta fotocopia del “vero” Capitano Sullenberger.
L’unico cruccio è questo: sopravvalutato. Se la regia (per carità, eccellente!) fosse stata affidata ad un altro regista e ne avesse diretto la STESSA copia, sicuramente non avrebbe avuto tante critiche positive attorno.
Eastwood secondo me sta perdendo mano: qui si butta sul fatto vero e sì, lo dirige per bene, ma stiamo pompando a quest’uomo un pò troppo orgoglio americano!
Ottima, direi, la scelta di concentrare “il fatto” dell’atterraggio verso la fine, perchè se Clint avesse narrato i fatti in ordine cronologico sarebbe stata una palla assurda, cosa successe in “Flight” con Denzel Washington.
Un bel 6.5 credo sia equo.

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Alla fine muoiono tutti. Di vecchiaia / 1 Gennaio 2017 in Sully

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Boom per l’unico aereo che non esplode. Sì lo so ma tendo a non andare in vacanza, per cui queste cose posso dirle. Sully in principio dorme e sogna, l’America finita e ferita, il replay delle Twin Towers e la crisi lagentestammale. Ma è un sogno, si sveglia. Sully, nel gioco dei flash indietro e avanti, è il pilota che blabla è ammarato nello Hudson e bla, tutti salvi miracolo wtf unbelievable man you kiddin’ me. Questo signore sul far della sera, che è anche un po’ Tom Hanks, subito dopo il salvataggio è sotto inchiesta, insieme al suo co-pilota coi baffi (molto pubblicità del tonno) perché l’ente per il volo salcazzo mette in dubbio che abbia preso la decisione corretta. Per cui si trova nella situazione da cortocircuito di essere un mito per opinione pubblica e media, ospitate da David Letterman ecc, e al contempo sotto accusa, da parte delle autorità e di se stesso, col dubbio che rode, sarò riuscito a fare spikeleenianamente (lol) la cosa giusta? I giorni sono proprio a ridosso, per cui vive in una bolla di hotel a NY, udienze con chi lo giudica, e corsette di notte. Ogni tanto chiama la moglie, e lui le dice sìsì, stai calma, scusa (sembra un po’ Calcutta, così), ho da fare, se hanno ragione loro perderò la pensione – clic. Intanto c’è la tragedia sfiorata, che Eastwood propone volte e volte, dalle mille angolazioni blu bianche nere dei piloti nella cabina, dei passeggeri, delle hostess che urlano durante le procedure di emergenza. E insomma comunque a me gli aerei non hanno mai convinto, il fatto che se va male non ci sia nulla da fare mi da proprio fastidio. Infatti nessuno ci crede di essere ancora vivo, dopo esser planati sull’Hudson river lasciandosi dietro una linea retta di fumo, appoggiandosi sul fiume e poi andando lentamente a mollo, coi passeggeri pur’essi allineati in piedi sulle ali dell’aereo qui sombre, in attesa dei soccorsi. Perché l’episodio è agiografico (e sindeddotico, si dice?) non tanto di questo attempato e simpatico signore, che ha fatto il suo senza ma e senza se alla fin fine più correttamente di ogni simulatore, ma dei protagonisti della vicenda, dei soccorsi portati dalla meglio gioventù ammmerigana, della solidarietà, del passami una coperta, del dai che uniti ce la facciamo. E traslando evidentemente dell’intera nazione. Un grande paese, questo, diceva forse Cary Grant – no, ho controllato, c’era Gregory Peck. Sully alla fine è riabilitato, è il vero eroe americano moderno (dare del post moderno a Clint sarebbe eccessivo), uno che è solo ma non è solo, perché l’eroismo si fa insieme, e uno che simboleggia tutti, e il vero Sully nei titoli di coda ritrova i passeggeri che ha salvato. Ammazza quanta poca figa! No vabbè. E diventa un signore in pensione, onesto, capace, che ha scritto un libro e da cui nientemeno che Clint ha fatto un film.

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Deludente / 25 Dicembre 2016 in Sully

Siamo lontani anni luce da Million dollar baby e da altri bei film come Gli Spietati. Non capisco quali santi abbia in Paradiso o in America tra i critici di Hollywood Clint Eastwood.Ogni suo lavoro quasi sempre è osannato fino all’inverosimile. Sully, è un brutto film girato bene e raccontato male senza quel pathos e quell’imprevedibilità che sanno emozionare e sorprendere lo spettatore ( e questo vale anche per un film basato su una storia vera). Ho trovato ad esempio molto più godibile Flight. Bocciato.

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Consigliato. / 7 Dicembre 2016 in Sully

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La storia vera di un ammaraggio….di un grandissimo pilota che insieme al suo vice ha salvato 155 persone. Il film narra dell’inchiesta che è avvenuta dopo, alla fine della quale nessuno può più mettere in discussione quanto di straordinario e unico sia stato fatto.

“Pensa che buffo però, ho trasportato 1 milione di passeggieri nei cieli in questi ultimi 40 anni, alla fine verrò giudicato per questi 208 secondi.”

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