Commedia romantica esagerata ma gradevole / 11 Gennaio 2021 in Sul più bello
Per quanto strampalata e poco credibile negli sviluppi (o, forse, proprio per questo), la commedia sentimentale Sul più bello è un buon prodotto di intrattenimento, perfetto per una serata sul divano senza impegno.
Formalmente debitore di altri esempi cinematografici (su tutti, tutto Wes Anderson e il cinema di Jean-Pierre Jeunet, in particolare Il favoloso mondo di Amélie), il primo film di fiction di Alice Filippi è un fumettone romantico e simpatico che, secondo me, deve molto anche a un certo tipo di manga e anime giapponesi (non so dire bene perché, forse per l’estetica, più che altro, ma mi ha fatto venire in mente certe cose anni di Yazawa Ai e Souryo Fuyumi). Lo schema narrativo si basa su una protagonista “accentratrice”, solare, buffa e imprevedibile, intorno a cui ruotano le vite degli altri personaggi, puri comprimari disposti a fare qualsiasi cosa per l’eroina.
Oltre alle situazioni molto edulcorate, fanno sorridere i dialoghi e le battute improbabili pronunciati dai vari personaggi, ma, durante la visione del film, non bisogna mai dimenticare il registro su cui si fonda Sul più bello, una storia innocua pensata per far sognare per 90 minuti, che premia i buoni sentimenti, senza pretendere di essere verosimigliante o credibile.
L’attrice protagonista, Ludovica Francesconi, è perfetta, per incarnare Marta: ha occhi grandi e brillanti, un viso e un corpo da manga (forse, è in lei che rivedo certe cose della Yazawa) ed è riuscita a rendere credibile la sicurezza e l’eloquenza forzate del suo personaggio.
Non capisco perché, nel film, ci si ostini a dire Marta che sia “brutta”.
Nota a latere: che ridere, ho riconosciuto la felpa blu con il pesce che indossa Marta verso la fine del film, era uno dei premi di una raccolta punti Parmalat dei primi anni Novanta, ricordo la pubblicità, vista forse su “Topolino” 😀
https://tinyurl.com/y3er9rso

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