3 Recensioni su

Sul più bello

/ 20204.940 voti

Sul più bello / 25 Aprile 2021 in Sul più bello

Il mio voto è molto di parte perchè amo follemente Giuseppe Maggio, che però fa sempre delle poracciate.
Molto bella e curata regia, trucco e recitazione (brava Ludovica Francesconi, alla sua prima pellicola, bravissimo Maggio 100% adoro).
Il film è leggero, scorrevole, senza troppe pretese. Non capisco perchè si siano ostinati a chiamare la fibrosi cistica “mucoviscidosi” per tutto il film – mi sarei aspettata almeno un’alternanza tra i due termini, considerando che fibrosi cistica è la forma più utilizzata.
Aggiungo che se i ruoli tra i protagonisti fossero invertiti avremmo gridato allo stalker.

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Aridatece Moccia / 25 Gennaio 2021 in Sul più bello

La protagonista è una pericolosa stalker, hacker e ladra. A un passo dalla serial killer nel profilo psicocriminale, viene quasi da dire. Pedina, fa appostamenti, impara a memoria spostamenti e abitudini, sottrae cellulari, raccoglie contatti, perlustra il web alla caccia di informazioni personali, video, foto, indirizzi, nomi e cognomi. Colleziona anche “cimeli” della vittima (il tizio su cui ha ossessivamente messo gli occhi) accuratamente incellofanati e catalogati. Ma è una ragazzina e per di più malata di una di quelle rarissime malattie incurabili sentite nominare solo in Dr. House e che fanno tanto teen-movie rosa strappalacrime madeinUSA (di un paio d’anni fa però), quindi invece che indignarsi si sorride, la si tollera e al più la si giustifica come “poverina” perdonandole tutto. Fosse stato lui a fare lo stesso, sarebbe già diventato materiale da galera alla prima annusata furtiva – ma che lo diciamo a fare.
Ecco, lui; identikit da fantasia erotica: bello, ricco che Bezos levete, atletico, intelligentissimo, elegante, tenebroso, sensibile, romantico, sciupafemmine ma che aspetta solo la donna giusta in grado di aprirgli finalmente il cuore senza badare allo status sociale e all’aspetto fisico – e, guardacaso, è inspiegabilmente proprio la creepy di cui sopra la predestinata dal destino.
Tutto smaccatamente finto, tutto oscenamente surreale. Situazioni, dialoghi, contesti, dinamiche. Le cose succedono perché sì, di fretta e senza logica. Personaggi secondari di cartone. Non c’è mai una vera lacrima né una risata.
Imbarazzante è dire poco. Si ride immaginando di star guardando solo una parodia di una commedia romantica. Io almeno ho fatto così.

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Commedia romantica esagerata ma gradevole / 11 Gennaio 2021 in Sul più bello

Per quanto strampalata e poco credibile negli sviluppi (o, forse, proprio per questo), la commedia sentimentale Sul più bello è un buon prodotto di intrattenimento, perfetto per una serata sul divano senza impegno.

Formalmente debitore di altri esempi cinematografici (su tutti, tutto Wes Anderson e il cinema di Jean-Pierre Jeunet, in particolare Il favoloso mondo di Amélie), il primo film di fiction di Alice Filippi è un fumettone romantico e simpatico che, secondo me, deve molto anche a un certo tipo di manga e anime giapponesi (non so dire bene perché, forse per l’estetica, più che altro, ma mi ha fatto venire in mente certe cose anni di Yazawa Ai e Souryo Fuyumi). Lo schema narrativo si basa su una protagonista “accentratrice”, solare, buffa e imprevedibile, intorno a cui ruotano le vite degli altri personaggi, puri comprimari disposti a fare qualsiasi cosa per l’eroina.

Oltre alle situazioni molto edulcorate, fanno sorridere i dialoghi e le battute improbabili pronunciati dai vari personaggi, ma, durante la visione del film, non bisogna mai dimenticare il registro su cui si fonda Sul più bello, una storia innocua pensata per far sognare per 90 minuti, che premia i buoni sentimenti, senza pretendere di essere verosimigliante o credibile.

L’attrice protagonista, Ludovica Francesconi, è perfetta, per incarnare Marta: ha occhi grandi e brillanti, un viso e un corpo da manga (forse, è in lei che rivedo certe cose della Yazawa) ed è riuscita a rendere credibile la sicurezza e l’eloquenza forzate del suo personaggio.
Non capisco perché, nel film, ci si ostini a dire Marta che sia “brutta”.

Nota a latere: che ridere, ho riconosciuto la felpa blu con il pesce che indossa Marta verso la fine del film, era uno dei premi di una raccolta punti Parmalat dei primi anni Novanta, ricordo la pubblicità, vista forse su “Topolino” 😀
https://tinyurl.com/y3er9rso

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