Stuck

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Stuck

Una giovane infermiera con una bella casa e una promozione in vista, sembra passare le serate ubriacandosi e drogandosi con il suo uomo, che fa lo spacciatore. Una sera però le cose non vanno liscie, e dopo essersi messa al volante in stato discutibile, finisce per mettere sotto quello che le sembra essere un barbone. Il problema è che l'incidente non si consuma nella classica maniera. Il clochard infatti rimane incastrato nel parabrezza, con tanto di gamba rotta. Brandi (questo il nome della ragazza) è in stato di shock ma non ferma l'auto, prosegue invece la folle corsa pensando in un primo momento di abbandonare il corpo all'ospedale...
elisewin ha scritto questa trama

Titolo Originale: Stuck
Attori principali: Mena Suvari, Stephen Rea, Russell Hornsby, Rukiya Bernard, Carolyn Purdy-Gordon, Lionel Mark Smith, Wayne Robson, Patrick McKenna, Jeffrey Combs, John Dunsworth, R.D. Reid, Sharlene Royer, Bunthivy Nou, Suzanne Short, Wally MacKinnon, John Dartt, Liam McNamara, Shuko Akune, Marguerite McNeil, Martin Moreno, Lorena Rincon, Mauricio Hoyos, Brian Johnson, Mostra tutti

Regia: Stuart Gordon
Sceneggiatura/Autore: John Strysik
Colonna sonora: Bobby Johnston
Fotografia: Denis Maloney
Costumi: Carol Cutshall
Produttore: Stuart Gordon, Christian Arnold-Beutel, John F.S. Laing, Tim McGrath, Sam Grana, Ken Gord, Jay Firestone
Produzione: Canada, Germania, Gran Bretagna, Usa
Genere: Thriller, Horror, Poliziesco
Durata: 85 minuti

Dove vedere in streaming Stuck

Stroke / 18 Febbraio 2022 in Stuck

Attraverso un lungometraggio dall’intreccio semplice e concentrato drammaticamente in un paio di giorni, Gordon ci restituisce uno spaccato di “umanità”. E’ un’umanità sordida ed indifferente, che oscilla tra cinismo ed inebetimento. Scostandosi alquanto dall’episodio di cronaca su cui è modellata la storia, la pellicola più che sulle scelte iconico-strutturali, si impernia sulla caratterizzazione dei personaggi con il protagonista vittima di un destino avverso.

Desolante la visione che se ne ricava: homo homini lupus, soprattutto se di mezzo c’è la carriera o il denaro. Unica eccezione è il clochard con il carrello nella parte più bella del film, prima che il macabro prenda il sopravvento sull’elegia della solitudine e del fallimento esistenziale.

Postilla

Viviamo davvero nella peggiore delle epoche possibili. Penso anche – potrà sembrare irrilevante, ma non lo è – alla decadenza della comunicazione. Oggi essa è quasi del tutto vuota. Ad esempio, nell’ascoltare gli incompetenti interpellati nei programmi televisivi, ci accorgiamo che, nel rispondere ad una domanda, prima di esprimere un luogo comune, si perdono in espressioni superflue, come “assolutamente sì”, “personalmente credo”, “be’, diciamo che allora”, “bisogna premettere che”, “guardi le rispondo dicendo che, per quanto mi riguarda, appunto volevo dire”, “nel senso che”… Non replicano mai in modo diretto e preciso all’interlocutore: i loro discorsi sono pieni di orpelli, anzi di cascami. Le loro non sono neppure sterili divagazioni, bensì riempitivi lessicali, goffi intercalari, periodi smozzicati privi di senso, imbastiti in un Italiano, pieno di strafalcioni e forestierismi. Non è più Italiano, piuttosto un idioma ibrido inquinato da termini pseudo-inglesi pronunciati in modo improbabile. Almeno, se dopo tutte queste false partenze ed ambagi, esprimessero un concetto! Invece no: solo cliché, meri riporti del non pensiero unico.

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PRIMA DI ESSERE UMILIATO ANDAVO ERRANDO / 18 Dicembre 2020 in Stuck

Si può ottenere sangue dalle rape? Se il contadino è Stuart Gordon la risposta è affermativa.

Non sapevo nulla di Stuck, l’ho guardato solo perché sono un estimatore di Gordon e ho comprato il dvd ad occhi sostanzialmente chiusi. Dopo circa una quarto d’ora ho cominciato ad avere qualche dubbio. La storia non era ancora cominciata e fino a quel momento si era limitata ad introdurre i personaggi. Ricordo di aver udito un sonorosissimo “Mbeh?”, e lo ricordo perché fui io ad emetterlo.
Poi finalmente i personaggi s’incontrano e la vicenda decolla. Il non saper assolutamente nulla di questo film mi ha in un certo senso avvantaggiato in termini di aggancio. Per tale motivo non voglio far riferimento alla trama.

I mezzi sono più televisivi che cinematografici ma non la mano che li governa. Stuart Gordon è uno di quelli giusti al posto al giusto. Ha così tanti chilometri alle spalle da riuscire sempre a tirar fuori qualcosa di buono spendendo poco o niente. Da un fattarello di cronaca prende spunto per sviluppare un lungometraggio che ha persino il merito di compiere una ideale giustizia sul fatto reale come solo il cinema può fare.

Un film girato con una divertita cattiveria grezza ed una felice meschinità. Puro e semplice. L’ultimo film per il cinema di Stuart Gordon è giunto troppo presto. Un vero peccato se si pensa che anche il precedente Edmond era riuscito molto bene.

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interessante. / 20 Novembre 2011 in Stuck

fa un po’ fatica a partire, ma poi si fa interessante. anche se opinabile per diversi punti.

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