Recensione su Cane di paglia

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Scemo e più scemo / 15 Maggio 2020 in Cane di paglia

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Dustin Hoffman è un matematico scemo che ha una moglie bionda e scema che lo odia perché ogni tanto lavora e scrive formule invece di starla a guardare tutto il giorno e, in poche parole, lei vorrebbe tanto che lui fosse un’altra persona. Si trasferiscono nella città natale di lei, un paesino di stronzi arroganti e superficiali che prendono in giro Dustin perché troppo diverso da quello a cui sono abituati.
Loro gli fanno i dispetti e la moglie gli cancella le equazioni dalla lavagna perché si annoia e non sopporta che lui non si ribelli ai dispetti dei campagnoli. Lei sicuramente esagera, ma non le possiamo dare tutti i torti perché Dustin è di una tale ingenuità che le equazioni forse gliele cancelleresti pure tu. Visto che i campagnoli si accorgono di avere carta bianca, le provocazioni crescono in violenza fino a sfociare nello stupro della moglie, mentre Dustin è seduto in un campo perché gli avevano detto di stare fermo in un campo ad aspettarli e lui così ha fatto. Lei non gli dice della violenza subita e lui non se ne accorge, perché troppo innervosito per non aver capito che quello del campo era uno scherzo. Non era difficilissimo, Dustin.
A questo punto, in un moto di autoaffermazione decide di far valere i suoi valori morali proteggendo lo scemo del villaggio che tutti hanno falsamente accusato di molestie. Lo porta a casa sua (perché l’aveva investito per sbaglio, mica per altro) e decide che a costo di morire non lascerà che nessuno gli faccia del male. Gli altri non sono tanto d’accordo e cercano di sfondargli la porta, ma sono troppo ubriachi per concepire un piano funzionale, quindi si limitano a rompere tutto quello che c’è intorno alla casa. La moglie si altera non poco, un po’ perché dice Dustin, non ho capito che ce ne frega a noi dello scemo del villaggio, se permetti io non voglio morire, e un po’ perché ha raggiunto un livello di saturazione emotiva bello alto quindi sta rincogli*nita più che mai. Insomma, cerca di farli entrare anche se loro hanno tanti fucili e tanta voglia di usarli, ma Dustin ormai è in modalità full psycho da battaglia, la manda via perché lui ha tutto sotto controllo ed è sicuro che riuscirà a respingerli. Sorpresa, non ci riesce. Loro entrano e non c’è altro da fare se non farli fuori tutti. Dustin è contento di essersi fatto finalmente valere e scorta con gioia il suo protetto verso la salvezza.

Che abbiamo imparato? Che lasciare le persone nei campi innesca la natura intrinsecamente violenta dell’uomo e che magari prima di sposare qualcuno sarebbe meglio farci quattro chiacchiere.

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