Recensione su Steve Jobs

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. / 28 Gennaio 2016 in Steve Jobs

Biografia poco gentile sul mito Jobs, scritta con piena padronanza dal solito grande e verboso Sorkin e diretta da un Boyle che fa il discreto e che di tanto in tanto spunta fuori con qualche inquadratura tipicamente sua. Bella l’idea di inscenare il tutto come fossimo a teatro, nella struttura narrativa (in 3 atti) e pure scenograficamente parlando. Il film infatti si svolge perlopiù dietro le quinte e in minima parte su palchi teatrali, per i lanci dei prodotti Apple. La struttura così schematica ed essenziale della sceneggiatura viene gestita bene, funziona, eppure verso metà c’è un momento di stanca, che corrisponde anche al passaggio più confusivo, per me, della sceneggiatura. E’ come se Sorkin un po’ si incartasse preso dalla sua smania di dialoghi corposi (in linea di massima sempre un piacere da seguire però, su questo non ci piove), a discapito della chiarezza di retroscena e dinamiche della vita di Jobs che posso non sapere. Bravi tutti e c’era da aspettarselo: Fassbender è magnetico, è Jobs pur essendo lontano anni luce dal vero Steve e recita con scioltezza battutone megalomani e battutine sarcastiche, affiancato dalla meravigliosa Winslet, tanto umana e calda nel suo personaggio. Musiche molto presenti e coinvolgenti, mi sono piaciute. Finale che riequilibra in parte tutti i colpi assestati al personaggio di Jobs, senza santificarlo per fortuna, ma mostrando un minimo di rinato senso paterno, forse.

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