17 Aprile 2012 in Stato di grazia

Film elegante e ben condotto, che per certi versi dimostra di avere i suoi anni e per certi altri invece no. Siamo dalle parti di “The Departed” di Scorsese e, anche in questo caso, ad essere protagonisti sono i discendenti di quei gruppi di immigrati che hanno letteralmente fatto l’America. Irlandesi dai capelli unti e vestiti con giacche di pelle che si spostano tra chiese e pub tracannando Heineken ed italiani impomatati e chiusi nei loro abiti stirati da quattro soldi che si abbuffano di spaghetti e riscuotono il pizzo.
Il contesto è questo. Infiltrati e regolamenti di conti, vecchi amori, legami di amicizia e sparatorie cesellano la sceneggiatura.
Cast di prima scelta ed interpretazioni molto buone, da Ed Harris, che nelle vesti del cattivo non sta per niente male, ad un giovane Sean Penn fino ad un grande Gary Oldman, più vicino al Rosencrantz di “Rosencrantz e Guildestern sono morti” che allo Smiley di “La talpa”.
C’è anche una giovanissima Robin Wright ed il mitico John Turturro.
Le musiche sono di Morricone.

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