15 Recensioni su

Star Wars: Gli ultimi Jedi

/ 20176.7320 voti

sarebbe un 6,5 / 22 Aprile 2019 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

difficile commentare la terza trilogia, agli occhi di un vecchio fan solo tanta fantascienza moderna e poco spirito classico.

Una serie priva di direzione / 23 Luglio 2018 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Mentre Il risveglio della Forza saccheggiava a piene mani il primo episodio della trilogia originale di Star Wars, Gli ultimi Jedi si limita a citare il secondo, L’Impero colpisce ancora, con l’attacco dei walker alla base ribelle sul pianeta ghiacciato e la fuga dei superstiti sul Millennium Falcon. Film dunque più originale del capitolo VII; ma le note positive finiscono praticamente qui. Dopo un inizio abbastanza promettente, la trama si blocca per quasi un’ora, con lo stand-off tra le flotte e lo stand-off tra Rey e Luke. La pazienza dello spettatore viene messa a dura prova, tra sproloqui interminabili sulla natura della Forza, scambi surreali di battute («Non hai qualcosa – qualunque cosa – da mettere addosso?», dice una scandalizzata Rey all’arcinemico Kylo che durante lo scambio telepatico ha commesso il faux pas di apparirle a torso nudo), scene da dimenticare come il ritorno levitante di Leia sull’astronave dopo l’esplosione, e scene che vorrei dimenticare ma che temo mi perseguiteranno nel ricordo per lungo tempo (Luke che munge la bestia aliena).

L’azione a un certo punto si vivacizza, con l’incursione nel pianeta del casinò (l’episodio più divertente del film); ma la qualità non migliora, tra colpi di scena prevedibilissimi, stucchevoli oscillazioni sulla natura di alcuni personaggi (è cattivo – no, è buono – no, è proprio cattivo – no, forse ha qualcosa di buono – no, è irrimediabilmente cattivo), i soliti salvataggi improbabili, una morte finale che appare abbastanza gratuita, e così via.

Il film, preso isolatamente, meriterebbe forse un giudizio appena positivo. Ma è la serie che appare priva di direzione, e che maschera il suo vuoto con la ripetizione, lasciandoci alla fine con la medesima situazione da cui eravamo partiti, anche se alcune facce sono mutate: un cattivo potentissimo, un pugno di ribelli in fuga e l’ennesimo ultimo Jedi.

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Bel capitolo! / 29 Gennaio 2018 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

Non amante della saga, ma neanche hater della stessa. Parlo da esterno, da uno che non sa nulla del mondo di Guerre Stellari ma che ne rimane ammaliato pur avendo visto solamente gli ultimi due episodi. Non sono Fan,ma sono sicuro che presto lo diventerò. Questo episodio è stato un messaggio di un impatto enorme. L’antagonista si rispecchia nelle stesse persone, da che parte stiamo? come siamo veramente? Non banale come tema, in questo film ce lo offrono con tutte le varie sfumature che il colosso “Star Wars” ci offre. Capiamo e scegliamo da che parte stare, la parte giusta è sempre in tempo, bisogna solo trovarlo. Il voto non è sfiducia, ma mia personale ignoranza… Attendo a braccia apertissime il capitolo finale!

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Intenso e colossale! 8 / 18 Gennaio 2018 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

E’ gia passato un mese dalla mia visione di questo gioiellino e posso dire con fermezza che confermo le mie idee iniziali: anche se possa sembrare scontato, si lascia guardare con vero piacere, anche per chi si è avvicinato da poco a questa saga.
Personaggi come sempre eccellenti, bravissimi… Anche se qualche punto a sfavore verso l’idea originale, la storia sembra prendere un ottima piega, non annoiando e restando comunque affascinanate.
Ammetto che in questo capitolo torna frequentemente (e con sapienza!) l’argomento “tempo”: ossia la trama a primo impatto ricorda molto il cap.V (il ribelle che cerca lo Jedi, lo Jedi gli insegna e si avvicina alla battaglia finale) ma valutate bene… Proprio questo dimostra come sia vero che la storia si ripete, guardiamo anche la “nostra” storia, negli anni facciamo gli stessi errori e le stesse scelte, anche cambiando di poco le varianti, sembra che sia destinato ad accadere ciò che poi succede.
Anche la scena di Rey che si trova nella grotta, nell’oscurità tra passato e futuro: un ottimo simbolismo che secondo me rende meno ovvia la storia.
Combattimenti davvero belli, ottimi effetti e delle frasi, delle scene (che ahimè non ricordo tutte per elencarvi) mi hanno davvero colpito.
Stiamo salendo di livello, anche se Mark “Luke Skywalker” Hamill non è d’accordo con questa pellicola (senza spoiler, alla fine capisci anche il perchè), io la trovo una delle più belle realizzate dopo la trilogia storica.
Non vedo l’ora di rivedermelo in UHD *_*
8+

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È pur sempre Star Wars! / 10 Gennaio 2018 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

È vero la trama è un po’ sfilacciata, ci sono troppi colpi di scena che non sorprendono per niente e sono abbastanza banali, protagonisti forse troppo fatti a misura per piacere ad un pubblico più vasto possibile. Tirando le somme è un bel film, bella l’idea di liberarsi di rimandi ai vecchi film (anche se molte scene sono piene zeppe di tributi alle pellicole passate, vedi Yoda,pianeta ghiacciato, veicoli quadrupedi etc.). Che dire però, il fascino di Star Wars è senza tempo, la continua lotta tra la luce e l’ombra, e la speranza che è la forza più grande dell’animo umano. Se questo capitolo non lascia senza fiato di sicuro non delude le aspettative.

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Patetico / 7 Gennaio 2018 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Veramente non so perché Lucas abbia concesso questo sacrilegio rispetto ai vecchi episodi. Tutte le scene di azione sono già viste, come le trame. Uniche cose che la Disney ha aggiunto sono come me**a tra il cioccolato: scenette comiche in mezzo a una guerra. Scontri tra astronavi Dove muoiono tutti tranne, ovviamente, gli eroi e il super cattivo per il duello a doc. Bambini disney (che comprano il merchandising ) e che sul finale sognano Luke la speranza…Come in tutti i film Disney. Orribile.
Alcuni personaggi poi sono messi lì come macchiette; peccato che uno di questi sia il super cattivo, Inspiegato, e che aveva scritto morte in fronte, come molti altri. Veramente patetico.
I personaggi nuovi sono insulsi rispetto ai vecchi, e quando agiscono lo fanno senza accordarsi con gli alleati, facendoli uccidere allegramente. Ma che cosa importa! Tanto sono già così tanti!
Kailo ren poi che si comporta come un ragazzino con le crisi adolescenziali; e che combatte contro un’ologramma senza mai accorgersene. Alla faccia della forza che scorre in loro! ?.
Sono senza parole.
Ma la scena peggiore di tutte è quando il maestro Luke Skywalker deride la sua allieva sulla forza. E ci credo che nn ha tirato su nessuno ( e che hanno tentato di farlo fuori) ! Ci mancava un maestro bullo. Anche Yoda sono riusciti a rovinare.
Addio al mondo di star Wars.
Immagino che poi uscira che Rei e Kailo sono fratelli gemelli, separati alla nascita.
Peccato perché l’idea che l’amore di Rei potesse redimere il cattivo (come quello di Padme aveva condannato Ananik, sarebbe stato bello), e invece no.
Nessuna gioia.

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Una parentesi di tutto rispetto / 30 Dicembre 2017 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

Mi è piaciuto decisamente più di Episodio VII. Rian Johnson dovrebbe essere una specie di parentesi tra due episodi firmati J.J. Abrams, ma sinceramente mi è piaciuto molto più del suo illustre collega, per come ha condotto la saga fuori dalle secche del suo glorioso, defunto passato. Devo ammettere che io non stravedo per nessuno dei protagonisti, nè per Rey, nè per Finn, nè per Kilo Ren. Adam Driver è un grande attore, splendido in film impegnati come Silence o nelle commedie al vetriolo di Baumbach, ma qui è impacciato e soffre decisamente un personaggio che – vuoi o non vuoi – deve essere appetibile alle masse, quindi abbastanza quadrangolare. Detto ciò, il film intrattiene dall’inizio alla fine e pur spargendo qua e là le canoniche ingenuità narrative tipiche dell’action blockbuster (spoilerino innocente: due personaggi in pericolo circondati da un esercito, c’è una esplosione e… guarda un po’, tutti stecchiti tranne i due che restano illesi), compensa con delle soluzioni un tantino più ragionate (mi è piaciuta quella più clamorosa, davanti alla grotta assediata…) e come detto spazza via un bel po’ di ragnatele, leggende e simboli che si sbriciolano come il “ridicolo casco” di Ben Solo. Continuo a preferire la freschezza di Rogue One, ma questo Episodio VIII fa ben sperare.

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Delusione… / 25 Dicembre 2017 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

Dopo che Episodio VII mi era piaciuto assai dandomi grande speranza per la buona riuscita di questa nuova trilogia attendevo i nuovi episodi con molto entusiasmo; ma dopo la visione di questo Episodio VIII dentro di me ho provato molta delusione e come una sensazione di dolore che mi ha fatto capire (ormai quasi definitivamente almeno che nell’ Episodio IX non accada un miracolo) che la vera epopea magica di STAR WARS è nata ed è morta con la prima trilogia di film ideati da George Lucas.

Secondo me una pecca enorme di questo Episodio VIII è che manca di un vero colpo di scena finale, ci sono piccole rivelazioni qua è la ma nulla che ti colpisce davvero, manca di pathos, le azioni sono sconfusionate; manca la magia del mondo Jedi (triste come è stato stravolto il personaggio di Luke Skywalker), le tanto origini misteriose dei genitori di Rey vengano poi rivelata ma non è nulla di che (saranno poi rivelazioni veritiere dette da Kylo Ren? Boh, ma per ora…), i ruoli di Finn e Poe salvano un pò questo Episodio VIII da un giudizio che sarebbe catastrofico.

Ed ora? Quando uscirà Episodio IX andrò a vederlo ma sicuramente il mio interesse sarà molto ridotto e con la consapevolezza che, questa nuova trilogia, della magia di STAR WARS alla fine porta solo il nome.

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E siamo arrivati all’ottavo capitolo… / 22 Dicembre 2017 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

E quanti altri ce ne aspettano… Credo che non si fermeranno al nono come si diceva un tempo. Già con ROGUE ONE hanno fatto capire che di puntate ne faranno assai.
Purtroppo per me che odio in maniera spassionata le serie tv ora mi tocca seguirne una al cinema. Beh, una all’anno forse riesco a sostenerla…
Torniamo al film.
Non mi sento assolutamente di bocciarlo. Si sapeva benissimo che fosse un film di passaggio al prossimo, il nono, forse quello più importante anche se dopo le indiscrezioni dette prima probabilmente non lo sarà più… Vedremo.
Quindi aspettarsi chissà quale rivelazione non me l’aspettavo di certo. Rey figlia di n.n. forse è un po’ comica anche se ancora non credo sia la verità. Le battute comiche se non ricordo male anche nei primissimi alcune gag c’erano, magari non così tante ma se ricordiamo il terzo in sequenza di uscita al cinema dove una mandria di peluche riescono a sassate a sconfiggere la FORZA quella non era una enorme vaccata? E la tastata di Han alla principessa? Una perla che pochi sono riusciti a notare ma che è esilarante.
Stiamo in America e questo propinano da sempre.
Però certo che la scena della principessa Leia alla Wonder Woman nello spazio se la potevano risparmiare.
Curioso che nel film Leia è l’unica sopravvissuta degli storici personaggi mentre nella realtà è l’unica ad essere effettivamente morte. “Un colpo gobbo” direbbe Igor (Aigor per chi ha capito a chi mi riferisco… AHAHAHAH!!!).
Altra nota dolente è Yoda e come è stato riprodotto. Sembrava una scena del Muppets Show… Si poteva fare mooooolto meglio.
Infine devo dire che Adam Driver è un pessimo Kylo Ren. Avrei cercato altro perché lui proprio stona come cattivo.
Ma anche se ci sono tutti questi aspetti non propriamente positivi, non posso che essere soddisfatto del film.
A me non è dispiaciuto per niente. Oltre le due ore che passano senza stancare.
Lo consiglio per chi ha visto tutti i film. Aspetto il prossimo intermedio prima le EPISODIO IX….
CHE LA FORZA SIA CON VOI!!!!
Ad maiora!

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. / 21 Dicembre 2017 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un imbroglio. O una presa per il…naso(!). A scelta.
Da Leia che si trasforma in un razzo-missile e tra le stelle sprinta e va, passando per lo scherzo telefonico di Poe Dameron al Generale Hux, la Resistenza che ha finito la benzina, e via via di ridicolaggini tra siparietti, gag a casaccio, ecc.
Per non parlare di come due anni in attesa (non da parte mia, che questi scatoloni vuoti e rumorosi marchiati WD li continuerò a considerare apocrifi nunc et semper et in saecula saeculorum) di risposte siano stati liquidati con un sonoro pernacchio: grandi rivelazioni neanche a parlarne; chi se ne frega di spiegare chi fosse Snoke (che diamine ci piazzate a fare l’Emperor’s Theme in sottofondo allora, eh?!) e che intenzioni avesse davvero; Rey certificata figlia di n.n. e resa bandierina della riscossa dei commoner qualsiasi in mezzo all’aristocrazia della Forza; Kylo Ren cattivo perchè-sì solo per colpa di Luke che s’era fatto brutti sogni dopo aver mangiato pesante la sera prima.
Tutto questo in una cornice che scopiazza da ESB e da ROTJ (evacuazione della base ribelle, ricerca del maestro Jedi eremita, inseguimento nello spazio, incontro con la canaglia doppiogiochista che con una mano ti aiuta e con l’altra ti vende al nemico, missione per distruggere il solito marchingegno superdistruttivo che però ovviamente deve prima essere montato con le istruzioni dell’Ikea così da dare a tutti il tempo di sabotarlo, confronto con e morte del supercattivo per mano dell’allievo, ecc…) in modo pasticciato, senza idee, con troppa carne a cuocere e tronconi fini a sé stessi che sottraggono solo minutaggio a quella che sulla carta dovrebbe essere la trama effettiva. Montaggio caotico che fa perdere il senso del tempo e dello spazio, con scene che si articolano in tempi dilatati intrecciate ad altre che hanno svolgimento pressoché immediato.
E chiudiamo con il messaggio di fondo della pellicola (perchè, sì, ne ha uno, se di messaggio si può parlare, e viene ribadito più volte). Salvarsi le chiappe invece di rischiare la vita per lottare per ciò che conta davvero.
Se questi sono eroi…

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Ottavo capitolo / 18 Dicembre 2017 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Nel buio della sala, aspettando il solito motivo che dà inizio a Star Wars.
La Resistenza è stata rintracciata dal Primo Ordine e sta evacuando la base ribelle; prime scene subito spettacolari con il pilota Poe Dameron (OScar Isaac) che, disobbedendo agli ordini, guida l’attacco dei bombardieri alla Corazzata.
Nel frattempo Rey (Daisy Ridley) cerca di convincere Luke (Mark Hamill) a tornare per dare una mano alla Resistenza.
Buonissimo anche questo ottavo capitolo della saga di Star Wars dove aumentano i contatti con la Forza tra Rey e Kylo Ren (Adam Driver). Si scoprirà qualcosa in più del passato di Kylo mentre su Rey rimangono un pò di misteri.
Qualche battuta e scena divertente in più anche se in qualche caso si rischia quasi la parodia; fantastico Il simpatico robottino BB-8.
Interessante il personaggio di DJ (Benicio Del Toro) l’hacker che incrocia Finn (John Boyega) e Rose (l’addetta alle tubature) nel loro viaggio verso la città-casinò.
Fantastica anche la scena della fuga dalla prigione di Finn, Rose e DJ aiutati da strane creature (impegnati in una sorte di cinodromo); simpatici e divertenti gli strani uccelli dell’isola di Luke che poi si troveranno a bordo del Millenium Falcon con alcune scenette comiche.
Come new entry troviamo anche Laura Dern nei panni del vice ammiraglio Holdo, inoltre questo film dovrebbe essere l’ultima apparizione di Carrie Fisher nei panni di Leia.

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Quello che è / 17 Dicembre 2017 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

È un film di intrattenimento che intrattiene bene, divertente e avventuroso

Recensire o non recensire, non c’è “provare”. / 16 Dicembre 2017 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

Dopo “Il risveglio della Forza” ci si imbarca nell’ottavo giro di giostra (più appendici varie ed eventuali) attraverso la galassia lontana lontana.

Ora, io non so se la Forza scorra potente in questa pellicola.

Perché “Gli ultimi Jedi” ha dei problemi.

Seri.

Scritto e diretto da Rian Johnson, “Gli ultimi Jedi” è un’opera piuttosto mediocre che purtroppo non sfrutta al meglio le basi narrative impostate dal suo predecessore, ingarbugliando eccessivamente una trama che viene così resa inutilmente complessa e accartocciandosi su se stessa senza dare una vera svolta al racconto.

Pur presentando infatti elementi di sceneggiatura piuttosto interessanti, ne “Gli ultimi Jedi” essi affondano in due pecche evidenti che permeano l’intero film: l’errato contesto e la ridondanza.

Per quanto riguarda il primo, temo che il colpevole maggiore abbia la voce argentina e due enormi rotonde orecchie nere, visto che l’ironia che qui si respira è quasi di stampo marveliano per quanto forzata e guizzante fuori dal nulla.
La leggerezza dei toni cozza con le tematiche generali del film, e l’epico scontro tra Lato Chiaro e Lato Oscuro (qui ancora più leitmotiv del film precedente) non assume la drammaticità che teoricamente dovrebbe avere insito, venendo invece diluito e smorzato dal contesto più ampio in cui avvengono determinate situazioni.

Le gag inoltre si susseguono troppo freneticamente ed in modo troppo parcellizzato per essere apprezzate diventando magari in futuro iconiche (alla “Ti amo” – “Lo so” de “L’impero colpisce ancora”, per intenderci) e sono spalmate su un po’ tutti i personaggi, contribuendone all’appiattimento introspettivo rendendoli quindi tutti un po’ troppo simili.

Se nelle pellicole precedenti avevamo infatti l’ironia savia e pungente di un Obi-Wan, l’ingenuità di un giovane Skywalker, la tosta linguaccia della determinata Organa e la guasconeria sfrontata di Han, qui ogni character fa battute di un po’ ogni tipo in un po’ ogni situazione.

E ciò è male, soprattutto quando vengono sviliti gli antagonisti (povero generale Hux…) facendo subire loro gag che farebbero imbarazzare i Looney Tunes.

Per la seconda, dispiace constatare quanto elementi estremamente validi vengano sviliti anche a causa della loro ripetizione idiotproof sul grugno dello spettatore.

Senza fare spoiler, il rapporto tra Kylo Ren e Rey si fortifica grazie ad un espediente che personalmente ho trovato ben pensato, apprezzandolo molto.

O meglio, apprezzandolo molto la prima volta che lo hanno utilizzato e non le successive tre-quattro, piuttosto banalotte ed inutili nel ribadire quanto già ormai assodato.

Non sviluppato poi benissimo l’importante tema del rapporto tra Rey e Luke, allieva e maestro ma anche due anime in cerca di riscatto (la prima) e redenzione (il vecchio Jedi) a causa della minaccia terribile che pende sulle sorti e della galassia.

Skywalker straziato dall’errore nel considerare Ben Solo, figlio del fraterno amico Han, come un nuovo potenziale alfiere della Forza, incarna un maestro molto diverso da coloro che abbiamo già visto nella saga.
Yoda, Obi-Wan (per Anakin prima e il figlio poi) e lo stesso Qui-Gon (ne “La minaccia fantasma”) venivano presentati con molta dedizione all’addestramento del prossimo, mentre la riluttanza di Luke, seppur giustificata, viene resa troppo schematicamente ed ottusamente visto il pericolo rappresentato dal Primo Ordine e dallo stesso Kylo Ren.

La relazione maestro-allieva si inserisce nell’ormai consolidata tematica tipica di questa saga del confronto generazionale, in cui da un lato le colpe dei padri, biologici e non, ricadono sui figli quanto dall’altro ci sia una vecchia guardia che può agire talvolta in riparazione di esse (dall’archetipo Darth Vader che si ribella all’imperatore fino a tutti gli altri).

Purtroppo Rey-Luke è la più deboluccia fin qui vista.

La speranza, altro grande topos narrativo di Guerre Stellari è qui talmente estremizzato da risultare antitetico: i personaggi la smarriscono molto velocemente, a causa anche alla deleteria estremizzazione dei ribelli come quattro gatti disgraziati contro un esercito gigantesco.

Gli scontri armati, per quanto ben realizzati visivamente (a cominciare dalla battaglia spaziale iniziale d’apertura, veramente spettacolare), sono anch’essi estremamente ripetitivi e spesso presentano il ricorso ad azioni suicide e disperate.
Come detto poc’anzi, anche questo è un espediente che funziona se viene utilizzato dalla sceneggiatura come extrema ratio, non ogni Cristo di volta.

Visivamente la pellicola è ottima, e visti budget, previsto ritorno di pubblico e sviluppo tecnologico sarebbe stato uno scandalo il contrario.
Per quanto riguarda le fantasiose creature presenti, se i porg, sottospecie di quaglie con gli occhioni dolci, mi hanno fatto venire la PTSD ripensando agli odiosi ewoks de “Il ritorno dello Jedi”, ho trovato carini ma fintarelli i fathiers (cavalli coniglieschi giganti) e già migliori le vulptex.

Ottimo uso in generale del colore, dal rosso-nero-bianco dell’impero del Primo Ordine alle consuete tonalità terrose verde-marrone della Resistenza.
Eccessivo il giallo-nero del pianeta Campione d’Italia, un po’ troppo caricato e stereotipato sulla negatività del denaro e che porta a dialoghi di scarsa innovatività sullo schierarsi oppure no in caso di grandi conflitti.

John Boyega nonostante un’entrata in scena degna dei tre marmittoni recita tremendamente sotto le righe per tutto il film, venendo surclassato dalla brava Kelly Marie Tran, sulla cui back-story avrei preferito maggiore focalizzazione.

Oscar Isaac, pur bene in parte e con un personaggio trattato piuttosto con riguardo in fase di sceneggiatura, continua a darmi l’impressione di uno a cui manchi il punto per fare blackjack, Daisy Ridley si conferma il membro del cast che offre l’interpretazione migliore mentre Adam Driver ha una pericolosità altalenante tra Adolf Hitler e Dennis la minaccia.

Tra le new entries del cast, piuttosto dimenticabili i bravi Laura Dern dal crine magenta e Benicio del Toro doppiato in modo agghiacciante da Adriano Giannini.
Sempre a proposito di doppiaggio, personalmente credo stoni abbastanza la voce del pur ottimo Francesco Prando su Mark Hamill: dovendo trovare un sostituto dello scomparso Claudio Capone, avrei preferito in sua vece una tonalità più matura come, per dirne un paio, Luigi La Monica o Mario Cordova.

“Gli ultimi Jedi” porta il nome di una saga entrata nella storia del cinema e divenuta simbolo di una cultura pop-nerd di enorme successo, quindi mi aspetto incassi uno sproposito al botteghino.

Ma rimane uno spreco artistico ed un’occasione mal sfruttata.

Peccato.

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Star Singhiozzo Industriale / 15 Dicembre 2017 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

Ennesimo giro al luna park, ma la casa del ratto imbambola tutti con i fantastiliardi digitali preconfezionati e conduce i fedeli sul calcinculo, nella baraonda di una nuova frammentazione narrativa vacua da coitus interruptus.

Una sola visione non basta / 14 Dicembre 2017 in Star Wars: Gli ultimi Jedi

Dopo una lunga maratona, iniziata con Episodio I, passata attraverso l’eccellente Rogue One, culminata con Episodio VII, le mie aspettative erano altissime. E, soprattutto, la strada sembrava segnata.
Questo capitolo, sembra prendere una strada tutta sua. Con uno stile suo. Inserisce nuovi elementi, e ne riprende altri in maniera magistrale.
Il DNA di Star Wars c’è, ma sembra essere quello di una generazione diversa. Mi ci vuole una nuova visione del film per poter comprendere a fondo cosa è stato fatto. Al momento, il mio voto è 6.

Per paragone, quando vidi per la prima volta Rogue One, i titoli di coda sono serviti ad asciugare le lacrime dalla commozione che mi aveva preso lungo il finale, ed è un film che ho amato da subito.
————-
Aggiornamento dopo la seconda visione: voto 4.

La seconda visione più rilassata e cosciente della trama, ha portato alla luce ulteriori falle che ad una prima visione non si riuscivano a comprendere. Non da meno, va ricordata la disapprovazione (in un secondo momento ritrattata) di Mark Hamill sul ruolo di Luke in questo nuovo film.

La traduzione lascia sempre il tempo che trova: il titolo completamente errato al plurale, nonostante “L’Ultimo Jedi” è proprio Luke [Episodio 6: Yoda dice a Luke “Quando morirò, tu sarai l’ultimo Jedi”: Episodio 7: Incipit: “Luke Skywalker è sparito. In sua assenza, il sinistro PRIMO ORDINE è sorto dalle ceneri dell’Impero e non avrà pace finché Skywalker, l’ultimo Jedi, non verrà eliminato.”].
Inoltre “Reach out” tradotto con un incomprensibile “Espanditi” e che rovina una delle (tante) gag della pellicola.

Non ci siamo proprio. Per quanto ne dicano, più lo guardo e lo riguardo, questo film è solo un’occasione persa, di cui una buona mezz’ora di eventi utili solo a spianare (molto probabilmente) la strada alla nuova trilogia annunciata dal regista Johnson, ma non funzionali a questo film.
Ricorderei a Johnson che Rogue One è nato dal solo incipit di Episodio 4, ed è (a mio parere) il miglior film della saga.
————-
Aggiornamento dopo la terza visione: voto 1.
Questo film è vuoto ed irrazionale. Ad ogni visione, ad ogni discussione, mi rendo sempre più conto che dietro tutti i gloriosi effetti speciali, non c’è proprio nulla che si salva.

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