ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Un buon plot minato da una sceneggiatura estremamente noiosa e verbosa. L’idea è interessante ma l’esecuzione è tutt’altro che perfetta. La regia è debole e la messa in scena è rabberciata alla bene meglio. Le location sono molto suggestive e rappresentano l’elemento più interessante dell’intera pellicola. La recitazione è modesta ma accettabile. Più il tempo passa più il film si accartoccia tra spiegoni e dialoghi narcotizzanti capaci di annoiare perfino uno in fila all’INPS.
Tralasciando i tubi catodici che infestano la Puglia del 2014, tralasciando i carabinieri che viaggiano sulla macchina della polizia municipale di Polignano a mare, tralasciando tutto quello che non torna…l’aspetto più comico del film è l’americano che fugge dall’immigrazione perché CLANDESTINO…in questo periodo storico è leggermente anacronistico.
Voto: 4,5 ma se durava altri dieci minuti calavo ancora.
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