Recensione su Spring Breakers - Una vacanza da sballo

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26 Luglio 2013

Le spring breakers di Harmony Korine sono 4 ragazze eterogenee e colorate, totalmente prese dalla ricerca del divertimento e del devasto. La messa in scena di questo sfacelo culturale ha le sembianze di una giostra fluo e impazzita, dove l’estetica e la semplice immagine stanno per la realtà, fatta di festini e limiti costantemente ignorati e superati. Con una ridondanza funzionale a far emergere il vuoto esistenziale che è il motore delle azioni delle breakers, Korine ripropone molto spesso le scene, attraverso un montaggio disordinato ma assolutamente efficace, e utilizzando profusamente un voice-over che quando non va di retorica ( “mamma, nonna, sto bene, sto trovando me stessa qui”) calca la mano sullo spring break forever, questa sorta di totem, il punto di arrivo ideale per una massa di ragazzi che vive di contrasti. Contrasti chiaramente mostrati ed esteticamente sinceramente belli, nella forma che montaggio, fotografia e colonna sonora riescono a dargli e rappresentati perfettamente secondo me dalla scena con “Everytime” di Britney Spears, che non ha mai suonato così bene. Scena quella bellissima, poesia marcia e grande bravura registica.
Il film è qualcosa di viscerale e conturbante e il plot semplice e lineare, proprio nella sua semplicità, è forse il mezzo migliore per concentrarsi su tutto il resto: azioni, emozioni, reazioni. Non da meno l’intero comparto tecnico: fotografia nitida e accesa sui quei colori fluo onnipresenti nei bikini e nei neon di una Florida bruciata dal sole oppure all’ombra di luci artificiali, con tanto di tramonti da cartolina punteggiati di mitra; OST del solito grande Cliff Martinez, insieme a Shrillex, senza dubbio adatta al tono del film e di nuovo, montaggio preciso e perfetto.
Le attrici, di provenienza teen-disneyana, sono perfettamente in parte, ma chi batte tutti è senza dubbio James Franco, il gangster-rapper fissato col suo sogno americano look at my sheeet, che saltella sul letto, coi denti d’oro e l’arsenale appeso al muro; è il “maestro” delle ragazze, presto lasciato indietro però perché le breakers, quelle che rimangono, corrono via libere.
Un gran film che apre la strada ad un recupero di tutto Korine.

2 commenti

  1. Two Winters Only / 26 Luglio 2013

    Daccordo su tutto, in particolare con la canzone di Britney Spears che riesce a calzare a pennello cosa che non avrei mai creduto possibile.

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