Recensione su Spring Breakers - Una vacanza da sballo

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1 Luglio 2013

James Franco e “l’arte della Fellatio”

Spring Breakers

Ho poche critiche per questo film.
E’ la prima pellicola che vedo di Harmony Korine, regista celebre per il suo Gummo e Kids (per Kids è solo sceneggiatore).
Dal punto di vista della regia ci sono dei giochi di macchina, delle inquadrature che mi sono piaciute molto. Per non parlare dei colori notturni, il rosa delle passerelle (non è un doppio senso), un continuo gioco dei colori notturni e delle luci della città. Trovo originale la scelta delle ragazze provenienti dal mondo Disney e probabilmente se non avessimo pregiudizi di base verso le stesse, molte più persone avrebbero visto il film con occhio diverso. A una prima occhiata il film mostra quattro prime donne che sentono stretta la cittadina da dove provengono (e non solo quella).
Colgono l’attimo usufruendo dello Spring Break, una pausa dagli studi di pochi giorni, fuggendo verso il divertimento.
Divertimento inteso come alcol, droga, nudo… sesso con chi diciamo noi ma la patata la facciamo annusare a tutti, la promettiamo ma non la diamo poiché siamo delle profumiere.
Per raggiungere il loro fine, siccome non hanno un quattrino, rapinano un fast food locale.
Sintetizzato in questo modo potrebbe sembrarvi un American Pie versione femminile.
Il bello invece è come venga messo alla berlina il cliché della ragazzina viziatella, tutta casa e chiesa in apparenza. Come se la noia del posto dove vivi ti autorizzi a passare da un eccesso all’altro.
Le tipe hanno represso a lungo la loro indole, nessuna esclusa, questa è venuta fuori appena avuta l’occasione.
Anzi, occasioni.
Ecco come la loro strada si incontra con quella di un rapper pseudo famoso dedito al crimine.
L’incontro segna la loro ascesa/discesa, dipende dal punto di vista da cui osserviamo.
Il personaggio è interpretato da James Franco ed è la brutta copia del “sogno americano”.
Un poster di Scarface, armi orientali appese su una parete, chili di droga su un tavolino, ancora armi, soldi sul letto, fama, potere.
Rappresenta, forse, un certo tipo di America e dell’Americano che, badate bene, l’Americano stesso ha. Paradossalmente è una delle (pochissime) cose meno convincenti della pellicola. Il tizio è pure su youtube, ha una certa celebrità e fa le rapine a volto scoperto.
Capite ? Come se Yotobi andasse in giro a vendere armi. Ma quello è Yotobi, cosa fa in giro a vendere armi termonucleari.
Sembra comunque che nessuno se ne renda conto.
Come, altra ed ultima cosa, non mi è piaciuta l’uscita, indenne, dal mondo del crimine della ragazza uber-cattolica e di “capelli-rosa”.
Influenzato forse dalla miriade di film sul mondo del crimine, avrei preferito una fine più sanguinaria.
A ogni modo, piccoli dettagli del tutto personali a parte, è un film che vi consiglio.
Non ha deluso le aspettative, il mio giudizio finale è più che positivo.

Diffidate dalle apparenze, non è né un American Pie né un qualsiasi film sul college.

DonMax

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