Recensione su Spider-Man: Un nuovo universo

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Uno, nessuno centomila spider-man / 22 Gennaio 2019 in Spider-Man: Un nuovo universo

Una nuova dimensione dal punto di vista grafico. Lo avevano detto e lo hanno fatto.

Un film che unisce il tributo a tutte le declinazioni fatte del personaggio pop più amato e le porta ad un nuovo livello, grazie alla capacità di unire quanto realizzato nei fumetti con il meglio che la cine-tecnologia di genere metta a disposizione.

Hanno preso quello che è probabilmente il personaggio più amati, hanno preso alcune delle storie migliori uscite nei comics, hanno preso Benis e Sara Picchelli, probabilmente i migliori penna e pennello del millennio nel declinare spiderman, assiem a Miles Morales, lo spiderman che un millennians non puà non amare. Il risultato è da innamorarsene.

Che il meta fumetto stile deathpool funzioni lo hanno capito e che quello funziona grazie ad una quarta parete diventata sottile come carta velina.

Il risultato è una storia che funziona bene in un contesto eccellente ; un bellissimo passaggio di testimone, un dono generazionale, di una delle icone pop del xx secolo.

Miles Morales è probabilmente il miglior marvel del nuovo millennio, una sfida editoriale enorme; Bendis non ha creato solo una nuova versione di spidey, ma un personaggio che funziona a meraviglia anche senza la presenza ingombrante di Peter Parker.

La cosa buffa è che nel momento in cui la dc pare abbia iniziato a capire come funzioni il cinema (Aquaman è una speranza enorme), la marvel (per mezzo di sony come per il primo cine-spiderman) ha spostato la sfida sull’animazione, imponendo un nuovo salto in avanti alla narrazione dei super eroi al cinema.

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