Recensione su Io ti salverò

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Amore e psiche / 3 Luglio 2014 in Io ti salverò

Ottimo psico-thriller che a mio avviso segna una certa raffinatura di Hitchcock rispetto ai lavori precedenti. Se si spoglia il film degli orpelli romanzeschi tipici di quegli anni, ulteriormente infiocchettati dal consueto forbitissimo italiano del doppiaggio, rimane intatta la cupa torbida storia del caparbio amore tra una gelida dottoressa – brillante ma priva di emozioni – e il suo schizofrenico paziente accusato di omicidio. Molto brava la Bergman, Gregory Peck è pur sempre una garanzia sebbene qui tenda un po’ a strafare nella parte dell’alienato, magnifica parte per Michael Chekhov (nipote di cotanto Zio) nei panni del buon vecchio psicanalista un po’ squinternato. Riconoscibilissima la mano di Salvador Dalì nella sequenza onirica, ma onestamente non è che aggiunga ‘sto granchè a una pellicola davvero ben costruita, uno dei tanti giocattolini gialloneri usciti dal genio di Hitchcock, non tra i più celebrati.
Ho scoperto solo alla fine che il soggetto deriva da un romanzo della coppia di scrittori britannici che scrive sotto lo pseudonimo di Francis Bleeding; autori peraltro di uno dei miei gialli preferiti, La morte cammina per Eastrepps. Wow!

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