9 Maggio 2012
Alfred Hitchcock si cimenta nel mondo della psicoanalisi e inventa un thriller notevole (1945 non dimentichiamolo…) con intreccio tra passato e omicidio che non guasta mai nelle sue opere. E poi come perla direi che il sogno del protagonista non poteva essere meglio interpretato se non grazie alla scenografia di Salvator Dalì (il quale io amo da sempre…). Molto carino e il solito finale.
COme sempre oltre al film c’è sempre da trovare in quale scena Hitchcock si farà vedere.
Bello.
Recensione da Oscar
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