11 Recensioni su

Spectre

/ 20156.4211 voti

stavolta NO / 27 Aprile 2019 in Spectre

lascia del tutto indifferente, un copia incolla dei vari film di genere con un Bond in stile Robocop indistruttibile sempre col colpo pronto. Bellucci ridicola ed inutile. Un franchise oramai piatto che chiede strenuamente di staccare la spina.

Il sequel diretto di “Skyfall” / 8 Ottobre 2018 in Spectre

Il miglior film di 007 con Daniel Craig. Film magistrale, azione devastante. SPECTRE spinge l’acceleratore al massimo!

Un classico 007 / 17 Luglio 2017 in Spectre

Ma in fondo SPECTRE è semplicemente un classico 007, pugni, esplosioni, figa e rock and roll. Il vero problema è che tutti si aspettavano un film tipo il suo precedente Skyfall un po’ diverso come film rispetto agli altri della saga, e sicuramente uno dei più belli; ma così non è stato… Sam Mendes a mio parere, dopo skyfall non ha voluto osare, passatemi il termine, e così ha voluto rispolverare la SPECTRE e il nemico di sempre : Ernst Stavro Blofeld. Da notare in questo film al là di tutto, la fotografia, l’interpretazione di Craig e di Waltz che interpreta un personalissimo Blofeld, da notare inoltre le ottime scene d’azione. Da notare però, anche la durata del film, forse un po’ troppo lunga…
Però nel complesso è un buon film di 007, nulla da dire.

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Sceneggiatura esile, scene d’azione spettacolari / 3 Agosto 2016 in Spectre

Forse sette stelle sono troppe per un film dalla sceneggiatura esile e dai troppi, oscuri riferimenti agli episodi precedenti; ma le scene d’azione sono veramente spettacolari, a partire dal lungo piano sequenza iniziale (non siamo però ai livelli del prologo di Casino Royale). Roma fa la sua figura, anche se il Museo della Civiltà Romana trasformato in chiesa con annesso cimitero avrà fatto sorridere più di un cittadino, e anche se il palazzo della Spectre è in realtà Blenheim Palace, a Woodstock in Inghilterra.

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Un altro buon 007! / 13 Marzo 2016 in Spectre

Saliamo di qualità dopo “Skyfall” e questa 24esima pellicola di 007, per la 4a volta Daniel Craig (azzeccatissimo!) mi piace.
Girato anche a Roma, gli inseguimenti per la città sono spettacolari come anche il tuffo nel Tevere dalla sua Aston Martin…
Trama interessante, inizio da ottima spy-story con tanto di festa popolare messicana, contornata di esplosioni, disastri e elicotteri impazziti.
Bravissimo Ralph Fiennes, un ottimo M.
Poverina, invece, la scialba Monica Bellucci: ci provano a metterla in film di un certo calibro…ma niente da fare… il suo corpo è meglio…molto meglio… della sua recitazione.
7/10.

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Nel deserto ma col cambio d’abito / 30 Dicembre 2015 in Spectre

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Si sta come James Bond in Messico, a Roma, in Austria, in Marocco, in qualche altro stracazzo di posto che non ricordo, le foglie, e insegue uno che vuole avere il mondo sotto controllo mettendo un amico suo a federare tutte le intelligence dei paesi forti. L’amico del badass è il cattivo di Sherlock e dai, si capisce subito che quello è cattivo. Strada facendo si sbatte la Bellucci, poi si sbatte una serie di stereotipi sugli italiani agli occhi degli altri – del tipo che a Roma NON CI SIA TRAFFICO e la gente gira in 500 ascoltando opera lirica dall’autoradio – e, most importantly, l’ubiqua quanto fiqua Lea Seydoux, dont il va tomber amoureux. C’è anche Dave Bautista, che fa le facce cattive e strabuzza le orbite (altrui). Tre livelli: a livelli superficiali lui è un figo, indistruttibile ed ha un sacco di battute ridevoli perché essendo se stesso non lo scalfiscono mai e oddio sembra non ci sia più speranza ma sì. Bum. A un livello intermedio, la trama della vicenda in sé e il filo dell’azione, fa davvero schifo: l’esigenza di una sceneggiatura commercial-globale fa saltare questi due povirazzi da una parte all’altra di più paesi possibili, rinunciando in toto alle connessioni logiche tra uno scenario e l’altro. Tra l’altro la fuitina in Marocco si risolve in 5 minuti, con the biggest explosion nella storia del cinema ma veramente 5. E lo sfondo più suggestivo resta il primo sulla festa dei morti, che fa sempre tanto folclore e culture lontane e glocal, ma anche un po’ fascio. Trovo abbastanza inaccettabile che si proceda a montare un film da 250 mmmmilioni di dollari su una scrittura così debole. E non è solo il fatto che lui nel deserto continui ad avere cambi d’abito, per esempio. Clic. C’è poi nella scrittura un ulteriore livello, profondo, dove auspicabilmente si vede del regista la mano, ed è la traccia più sotterranea della storia di Bond nel suo insieme. Il cattivo (solito gigioneggiante Waltz, saprà fare altro?) è cresciuto con lui e rievoca ricordi, scava nei ricordi, vuole cancellare ricordi. Ma l’amore per Lea – che si chiama Madeleine Swann, e questa botta di Proust mi fa letteralmente impazzire – è quel che giustifica l’esistenza e funzione dei ricordi, e lo sviluppo e la crescita del personaggio, da miscopotutte(compresamilfbellucci) a menescopopiùcheuna. Insomma siamo cresciuti, e c’è una Recherche per ognuno di noi in cerca di un senso. E riuscire ad appoggiare (nel senso più volgare!) Proust a milioni di spettatori non è semplice.

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24° Film di James Bond / 19 Novembre 2015 in Spectre

Il quarto con Daniel Craig protagonista; il film è la diretta prosecuzione del film precedente “Skyfall”.
Scene d’azione con varie ambientazioni: il prologo a Città del Messico con i festeggiamenti per il giorno dei morti, a Roma per uno spettacolare inseguimento automobilistico lungo il Tevere, sulle Alpi Austriache per un ritorno sulla neve di James Bond (anche se non sugli sci).
Trama intricata ma non troppo, un buon cast dove spicca il cattivo Christoph Waltz che interpreta Blofeld già comparso in altri film della serie, la bella Lea Seydoux nel ruolo di Madeleine Swann, in una piccola parte Monica Bellucci e il resto del team dei servizi segreti dove Ralph Fiennes è il nuovo M.
C’è anche Dave Bautista, wrestler protagonista de “I guardiani della galassia”, nei panni di un antagonista di Bond.
James Bond è un pò come Dylan Dog, ogni donna che incontra non sa resistere al suo fascino (in questo episodio forse un pò forzate entrambe le “conquiste”).
Film con un buon ritmo, varie citazioni di precedenti episodi della serie e spettacolari scene d’azione.
Piccola particolarità: in sala eravamo in 7 a vederlo (giorno settimanale, finito un pò tardi).

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L’emulazione “purtroppo” / 17 Novembre 2015 in Spectre

“Aò anvedi quanto so bravo!” grida gongolante Mendes e sarà l’aria romana e il loro efficientissimo sistema di viabilità a renderlo così pieno di se (quelli o 300 milioni di dollari), ma il nostro bravo scolaretto dopo l’emulazione riuscita di The Dark Knight, non poteva che prendere in pieno “Rises”, rintanandosi solo nell’immancabile fascino del brand.

Niente sorprese / 15 Novembre 2015 in Spectre

Non ho intenzione di scrivere una recensione da intellettualoide su questo film. Io assegno la sufficienza. Banalmente mi sono piaciute molto le musiche(la parte più bella del film secondo il mio modesto parere),i vestiti , la fotografia ,le classiche scene d’azione. Non mi è piaciuta la trama, poco originale,a volte con forzature; le Bond Girls sedotte con una freddezza glaciale senza spazio per sentimenti veri. Insomma è il classico film di James Bond senza nulla di nuovo ma con tutti i cliché .

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Il peccato originale di Bond / 15 Novembre 2015 in Spectre

I film di 007 così come altri franchise ( vedi Mission Impossible) non sono certo famosi per avere un finale aperto o chissà quale grande poetica nascosta ; tutto ruota sempre sul confronto bene / male con una vittoria del bene in ogni caso . Date queste premesse come si piò valutare un film di James Bond senza cadere nel tranello del mi è piaciuto , non mi è piaciuto ?

Potremmo cominciare confrontando Spectre con il precedente capitolo Skyfall che oltre ad aver fatto mambassa al botteghino è riuscito a ritagliarsi un’immagine , a mio avviso meritata , di blockbuster di qualità tanto che molti critici lo hanno considerato una vera e propria rinascita della serie . Indubbiamente Skyfall ha alzato l’asticella facendo passare in ombra i precedenti film che non brillavano certo per originalità e rappresenta quindi il principale punto di confronto per tutti i film che verranno.
Ma cosa aveva esattamente Skyfall che invece Spectre non ha ? Secondo me la risposta è : un cattivo . Spectre ha tutto quel che serve per un film di James Bond, dalle scene d’azione mozzafiato all’eleganza tipica di 007 ma manca uno dei fulcri su cui ruotano tutti questi film , manca il male , l’antagonista, che deve essere necassariamente affascinante tanto quanto il protagonista per creare l’equilibrio necessario . Guardando Spectre si rimpiange quasi subito la mancanza di Raul Silva , il super cattivo di Skyfall interpratato da Javier Bardem, che aveva dato un senso a tutto il film facendo ridordare molto un altro grandissimo villain dei blockbuster moderni e cioè il Joker del Cavaliere oscuro . Intendiamoci, Spectre un cattivo ce l’ha, ma è quasi la parodia di un cattivo e la scelta di Christoph Waltz come attore non aiuta certo a migliorare la situazione.

Di tutto il film quello che mi è rimasto uscendo dalla sala sono una serie di immagini , da quelle inziali che mostrano il Giorno dei morti in Messico allo splendido panoroma del tramonto su Roma ; per il resto Spectre rimane un classico blockbuster , piacevole da vedere e veloce da dimenticare.

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007 a Roma / 8 Novembre 2015 in Spectre

Grandi scene spettacolari girate un po’ in tutto il mondo:Roma,Londra,Città del Messico…Sempre Bravissimo Daniel Craig,Christoph Waltz non riuscirà mai più a fare il bastardo come nel capolavoro di Tarantino…Ma tutto sommato questo SPECTRE è molto godibile e pieno d’azione.

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