Recensione su Source Code

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L’aura della mente / 27 Aprile 2011 in Source Code

Sono stato precedeuto di un soffio da frenkcinema, che probabilmente era al cinema con me ieri sera a vedere l’anteprima di “Source Code”. Solo che io ho avuto questa possibilità grazie a “OggiTreviso”.
Ci tenevo particolarmente a vedere il secondo film di Duncan Jones, che oltre ad essere regista di “Moon” (film che ho molto gradito) è anche figlio di David Bowie (di cui apprezzo la musica da anni). Onestamente devo dire che “Source Code” mi è piaciuto particolarmente. E’ vero che non propone una trama del tutto nuova, ma argomenta con sapienza, rischiando di cadere in una falla di scenggiatura ed aggirandola in maniera elegante.
Non sono d’accordo sul fatto che ricordi un celebre film di Gilliam deglia anni’90, in quanto il punto di partenza è sostanzialmente diverso e l’evoluzione degli eventi non li mette sullo stesso piano.
Ho trovato intelligente il modo in cui il regista ha giocato con i momenti ripetuti (resto sul vago per non dare anticipazioni), con sequenze accelerate e scene condensate.
Un plauso anche al cast, ben scelto e con ottimi interpreti, su tutti un Jake Gyllenhall, capace di scegliere ruoli intriganti e al complesso vicini al pubblico.
In complesso posso dire di non essere stato deluso dalla seconda di Duncan Jones.

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