Demodé ma sempre gustosamente alacre / 24 Maggio 2017 in Sogni d'oro
D’accordo, i primi Moretti sono un cinema generazionale, figli di un’epoca più che seppellita. Ma il suo humour alacre, quell’ irascibilità e quell’aria insofferente del suo Michele Apicella sono ancora ingredienti gustosissimi. Qui poi abbiamo un pezzo di metacinema da antologia, con un Freud in sospeso tra il germanico e il trasteverino interpretato da un irresistibile Remo Remotti. In un contesto macchiettistico, spicca la disinvoltura recitativa della magnifica Piera Degli Esposti.
Recensione da Oscar (2)
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