Omicidio in diretta
/ 19986.186 votiRick Santoro, detective corrotto, intuisce che, dietro l'attentato al Ministro della Difesa degli Stati Uniti avvenuto nel corso di un incontro di boxe, c'è una cospirazione.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Snake Eyes
Attori principali: Nicolas Cage, Gary Sinise, Carla Gugino, John Heard, Stan Shaw, Kevin Dunn, Michael Rispoli, Joel Fabiani, Luis Guzmán, David Anthony Higgins, Mike Starr, Adam C. Flores, Tamara Tunie, Chip Zien, Michaella Bassey, Paul Joseph Bernardo, Jernard Burks, Mark Camacho, Desmond Campbell, Jean-Paul Chartrand, Chip Chuipka, Deano Clavet, Tara Ann Culp, Kelly Deadmon, Frédérick de Grandpré, Sébastien Delorme, George Fourniotis, Christina Fulton, Kenneth Glegg, Alain Goulem, Dean Hagopian, Jayne Heitmeyer, Eric Hoziel, Byron Johnson, Guy Kelada, Sylvain Landry, Cary Lawrence, Robert Norman, Richard Lemire, Christopher B. MacCabe, Sylvain Massé, Patrick McDade, William J. McKeon III, Peter McRobbie, Christian Napoli, Lance E. Nichols, Jason Nuzzo, Patrick Parent, Peter Patrikios, Jacynthe René, Stephen Spreekmeester, Eva Tep, John Thaddeus, Jim Whelan, Brian Anthony Wilson, Richard Zeman, Gerard Max Desilus, Marco Kyris, Antoinette Cancelliere, Kevin Craig West, Andrew Semple, Mostra tutti
Regia: Brian De Palma
Sceneggiatura/Autore: David Koepp
Colonna sonora: Ryuichi Sakamoto
Fotografia: Stephen H. Burum
Costumi: Odette Gadoury
Produttore: Louis A. Stroller, Brian De Palma
Produzione: Canada, Usa
Genere: Thriller, Poliziesco
Durata: 98 minuti
Dove vedere in streaming Omicidio in diretta
Film consigliato da un amico, che cancellerò da Facebook appena finita la recensione.
😀
Solito thriller, non mette e non toglie, Cage passa da inespressivo sopra le righe a inespressivo investigatore.
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
La prima parte di Omicidio in diretta è davvero fantastica.
Ci sono tecnica, virtuosismo, la giusta dose di compiacimento, ritmo, ironia e Cage è l’uomo giusto nel luna park giusto.
Il barocchismo di De Palma sembra finalizzato ad appagare il divertimento dello spettatore che, oltre a farsi coinvolgere da una trama intrigante e (volendo) mettersi a riflettere sul valore della messinscena e della rappresentazione mediatica, si lascia piacevolmente titillare da vezzi narrativi e artistici gestiti con mano estremamente sicura.
(fin qui, voto: 8 stelline)
Tutto crolla più o meno dalla metà in poi, con il chiarimento della posizione dei personaggi di Carla Gugino e Gary Sinise: il film diventa uno scialbissimo thriller. I 20 minuti finali sono davvero da dimenticare. Al cattivo risultato, contribuisce anche Sinise, esageratamente ingessato (non che mi sia mai parso un campione di espressività, eh), che si comporta come una specie di Terminator in divisa della Marina degli Stati Uniti.
(Voto seconda parte: 2 stelline)
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Credo che il punto di forza di questo film sia la regia. Magari la storia è prevedibile, poco originale, ecc… ma è indubbio che il lavoro di De Palma sui movimenti di camera e sullo stile sia straordinario.
Vogliamo parlare del (finto) piano sequenza iniziale di oltre 10 minuti, in cui sostanzialmente si racchiude tutto il senso del film?
E poi ho visto interpretazioni ben peggiori di Cage.
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Un thriller abbastanza dozzinale, per quanto non certo brutto. Un poliziotto esuberante ma comunque onesto (Nicolas Cage) assiste ad un importante match di boxe ad Atlantic City. Con lui c’è il suo vecchio amico, ora capitano della Marina USA (Gary Sinise). Durante l’incontro cominciano a verificarsi fatti strani, con persone sospette, gesti strani e così via, finchè non si arriva all’omicidio del Segretario della Difesa, seduto poco dietro Cage. Lui indaga, rintraccia una donna misteriosa apparsa proprio prima dello sparo (Carla Gugino), scopre che il match era stato truccato e cerca anche di difendere il suo amico, che, per controllare una donna sospetta, “non ha rispetto i protocolli”. Ma Cage capisce che c’è qualcosa di grosso sotto, che lega tutte le cose, e indagherà. Il ritmo non è male, ma onestamente, la storia l’ho trovata eccessivamente ingarbugliata, De Palma ha sempre fatto bei film ma questa volta secondo me non è riuscito a centrare l’obiettivo, a mio parere, appunto, esagerando con i complotti e la trama convulsa. Peccato, Cage non se l’era cavata male e Sinise secondo me è un attore decisamente bravo, non solo per essere stato il Tenente Dan. Peccato, occasione un po’ buttata.
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Il classico film che vedi mentre cucini, mentre mangi o stai al telefono, o magari giochi a qualche app o pulisci i fornelli.
Perché è un film, come tanti, che se ti perdi le immagini non ti perdi nulla… Forse non capisci la trama? Talmente ovvia che è difficile perdersi.
Lo vedi perché ti tiene compagnia. Nulla di più…
Ad maiora!