17 Aprile 2011
Secondo me uno dei film più significativi degli anni ’90. Wayne Wang è un buon regista e nulla più, ma qui riesce a mettersi al servizio dell’abilità narrativa di Paul Auster. Storie semplici ma intense, ricche di umanità e di serenità interiore, spesso buffe anche in situazioni che non lo sarebbero, come accade spesso nella vita. New York è ovviamente protagonista, non solo fondale; mentre Keitel, Hurt, Stockard Channing (che si è vista troppo poco sul grande schermo) recitano magnificamente, rinunciando a vezzi da Actor’s Studio.
Recensione da Oscar (1)
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