Recensione su Il dormiglione

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24 Novembre 2013

In questo surreale film di Woody Allen, uno dei primi della sua lunga carriera da regista, si intrecciano le parodie del 1984 di Orwell (“perché ci deve essere una resistenza? Dopo tutto, c’è il globo, c’è il teleschermo e c’è l’orgasmatic! Che vogliono di più?”) e del 2001 Odissea nello spazio di Kubrick (con tanto di pseudo hal9000).
Il risultato è purtroppo eccessivamente altalenante, alternandosi momenti di grande comicità mimica (la scena iniziale del risveglio è fantastica), battute tra le più esilaranti prodotte da Allen (quella, celebre, su Dio che si manifesterebbe come intelligenza superiore con l’eccezione di qualche cantone svizzero), frammischiati tuttavia a troppi momenti noiosi e scialbi.
È il film più mimico di Woody, e in ciò il risultato sarebbe anche più che egregio.
Purtroppo però, nonostante una trama solida (per quanto surreale), la sensazione è quella di una totale assenza di coesione, di un minestrone di sketch e battute buttate lì per cercare di tenere unito il tutto.
In definitiva, un film che si fa guardare ed ascoltare, che fa spesso ridere del classico umorismo alleniano, ma che nella globalità delude un pochettino.

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