Recensione su Skyscraper

Discreto film d’azione, un mix tra Trappola di cristallo e inferno di cristallo.
Will Sawyer (Dwayne Johnson) era un agente dell’Fbi specializzato in liberazione ostaggi; durante un’operazione, che vediamo nel prologo, perde una gamba. Dopo 10 anni, lo troviamo sposato con la dottoressa che l’ha curato, Sarah (Neve Campbell), e con due figli; dirige una piccola compagnia che certifica la sicurezza degli edifici. Si trova a Hong Kong in attesa di attestare la sicurezza del grattacielo più grande del mondo, incarico avuto attraverso un suo ex collega dell’Fbi.
Dopo l’incontro con il proprietario del grattacielo le cose iniziano a precipitare.
Solite scene d’azione ai limiti (anche oltre) dell’impossibile (ad esempio quando Will trova il modo di entrare nel grattacielo usando la gru) ma buon ritmo e discreta tensione fino alla fine. Qualche volta ci si dimentica che Will ha una protesi invece della “gamba vera” e qualche scena è un po’ telefonata ma il complesso è abbastanza godibile senza troppi picchi. Come spesso capita, fate attenzione anche all’inizio perché frasi o azioni banali serviranno nel seguito del film.