Singolarità di una ragazza bionda
/ 20105.914 votiMacário, il protagonista, è in viaggio in treno. Lì inizia a conversare con una sconosciuta compagna di viaggio, raccontandole così la propria avventura con Luisa. Dipendente dello zio Francisco e, preso possesso del suo nuovo ufficio scorge, dalla finestra una misteriosa ragazza che periodicamente si affaccia dal palazzo di fronte, muovendo con grazia un vistoso ventaglio. Se ne innamora. Lo zio, però, non acconsente al matrimonio e gli nega il posto di lavoro. Macário, ormai deciso a sposare Luisa, parte alla volta dell’isola di Capo Verde per cercare fortuna. Girato con un’impostazione teatrale.
jossi ha scritto questa trama
Titolo Originale: Singularidades de uma Rapariga Loura
Attori principali: Ricardo Trêpa, Catarina Wallenstein, Júlia Buisel, Leonor Silveira, Filipe Vargas, Diogo Dória, Luís Miguel Cintra, Glória de Matos, Rogério Samora, Miguel Guilherme, Carlos Saltão, Luís Lima Barreto, Paulo Matos, Norberto Barroca, Joaquim Custódia, Mostra tutti
Regia: Manoel de Oliveira
Sceneggiatura/Autore: Manoel de Oliveira, Eça de Queirós
Fotografia: Sabine Lancelin
Produttore: François d'Artemare, Maria João Mayer, Luis Miñarro
Produzione: Portogallo, Spagna, Francia
Genere: Drammatico, Romantico
Durata: 64 minuti
Dove vedere in streaming Singolarità di una ragazza bionda
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Dopo un quarto d’ora: non son degna! Tra arpeggi musicali, citazioni colte di Pessoa, gente che si parla senza guardarsi in faccia (per cui tu, povero spettatore, pensi: che siano ciechi?), un protagonista che sa usare il pc ma non conosce quello strano oggetto chiamato telefono per parlare con l’amata e da dal voi a suo zio.
Dopo mezz’ora: mia mutazione genetica in Sandra Mondaini quando, a letto, sotto le lenzuola, inizia a ripetere “Che barba che noia, che barba che noia…”
Dopo cinquanta minuti: bah, mi sono persa qualcosa? Eppure son certa di non essermi addormentata…
Dopo un’ora e quattro minuti (fine film): lui la molla in un nanosecondo perché lei è una cleptomane (spero di aver capito bene, dopo una certa età inizio a rimbecillire io non l’immortale De Oliveira). FINE
Nuovo oggetto di culto: ventaglio tondo speudocinese sormontato da piumette azzurrine.
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L’ultimo film di Manoel De Oliveira, giovane regista portoghese (103 anni), è ambientato in una Lisbona atemporale, tra l’ottocento e i giorni nostri. Tra rintocchi di un campanile senza lancette, vetusti negozi di stoffe, azulejos, vecchie macchine da scrivere, si dipana un amore letterario (da Eça de Quieròs) a metà tra racconto morale rohmeriano (senza averne la leggerezza) e apologo bunueliano (senza l’ironia e l’iconoclastia del grande Luis)
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