Recensione su Killer in viaggio

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30 Giugno 2013

(Sei stelline e mezza)

In maniera quasi discreta, tutti i personaggi di questo film, dai protagonisti ai comprimari, eccedono in qualche stoltezza: è come se la follia di Chris e Tina fosse solo l’apice di un malessere psicologico particolarmente diffuso (il che è abbastanza inquietante).

Ad ogni modo, può il cattivo gusto in fatto di abbigliamento o di arredamento essere indice di instabilità comportamentale?
Il senso del grottesco à la John Waters (vedi, La signora ammazzatutti), purtroppo, è abbastanza lontano da questi lidi.

5 commenti

  1. michidark / 1 Luglio 2013

    Si, un mix tra Natural Born Killers e La Signora Ammazzatutti. Filmetto carino da 6,5. Io arrotondo a 7, perchè il crescendo di pathos con The Power of Love rende l’ultima scena veramente azzeccata.

    • Stefania / 1 Luglio 2013

      Già, anche a me è piaciuto il contrasto palese tra la canzone dei FGTH e la follia della situazione.

      Purtroppo, a conti fatti, al film manca qualcosa affinché possa entrare a pieno titolo nell’Olimpo delle commedie grottesche tout court: Wheatley ha azzardato, ha giocato e si è divertito, riuscendo a far divertire un po’ anche il pubblico (anche se, in un paio di occasioni, la risata a denti stretti è legata a dettagli un po’ triviali, come il cagnetto che “partecipa” alle effusioni dei due et similia), ma alla pellicola manca comunque qualcosa. “Qualcosa” di più sulfureo, ecco.
      @michidark: tu che dici?

  2. michidark / 2 Luglio 2013

    Secondo me il film nella prima parte non decolla mai veramente, qualche bella trovata e l’ottima colonna sonora mantengono viva l’attenzione. Nell’ultima mezz’ora si riprende alla grande. E’ un film in cui convivono momenti di piattezza e scene che mi son piaciute molto (la parte in cui Tina scrive la lettera con la “matitona”, l’omicidio del tizio che vuole fargli raccogliere gli escrementi del cane:”racconta questo al National Trust”…). Credo sia il classico film che avrebbe potuto avere sulla custodia del dvd la scritta “cult”. Gli ho dato 7, ma lo vedo anche come un’occasione sprecata.

    • Stefania / 2 Luglio 2013

      Esatto: fatica a maturare, ecco.
      La lettera con la matitona, banalmente, mi ha fatto venire in mente gli inserti onirici dei film di Gondry 😀

      Ultimamente, nonostante non nutra aspettative particolarmente alte, resto delusa dai film di recente produzione che si propongono come “commedie nere”.
      Qualche tempo fa, per esempio, desiderai fortemente farmi restituire i soldi del biglietto dopo aver visto Kill me please che, forte (se non ricordo male) di un Marco Aurelio d’Oro, veniva spacciato per un’irresistibile commedia nerissima (personalmente, per me non fu né commedia, né altro, ma solo un pessimo film) https://www.nientepopcorn.it/film/kill-me-please/

  3. michidark / 2 Luglio 2013

    Anche a me ha ricordato Gondry! Kill me please non lo conoscevo, lo metto nei “da vedere” anche se lo sconsigli, mi hai incuriosito 😉

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